Lella Costa sul palco al Bobbio dalla parte di tutte le “traviate”

TRIESTE. «Felici quelle nature di fuoco che ardono fino a consumarsi». Spezza così il silenzio dei primi minuti in scena la calda voce di Lella Costa, attrice, scrittrice e volto noto della tv, in “Traviata, l’intelligenza del cuore” in scena per la stagione della Contrada al Bobbio dall’11 al 14 gennaio.
Tratto dall’omonimo dramma verdiano, ispirato a sua volta dal romanzo di Alexandre Dumas ‘La signora delle camelie’, lo spettacolo è un’opera teatrale-musicale, scritta con Gabriele Vacis, che rende omaggio a tutte le “traviate” del mondo. Lella Costa darà voce e corpo, oltre che alla protagonista del romanzo, Violetta e dell’opera lirica, Margherita Gautier, anche a due dive scelte come simbolo dell’amore non corrisposto: Maria Callas e Marilyn Monroe. Dive lontane ma simili, che diventano simboli di quell’eccesso che fa spavento ma che rende uniche le traviate. Lella Costa attualizza un tema che continua a essere centrale nella sua poetica, ‘l’intelligenza del cuore’, e lo fa rivedendo insieme a Gabriele Vacis la messinscena, in un allestimento con la musica dal vivo del pianista Davide Carmarino e le voci di Adriana Iozzia e Lee Chung Man, in un gioco che coinvolge musiche e personaggi contemporanei, come Franco Battiato, Tom Waits e Marianne Faithfull. La narrazione è ulteriormente arricchita da citazioni più o meno velate a opere di altri artisti, con ammiccamenti a Fabrizio De André, Mia Martini, Nanni Moretti.
Lella Costa racconta Traviata, la capisce, la incoraggia, la consiglia, la compiange, fa il tifo per lei. La usa come esempio per un discorso molto duro sui rapporti fra uomini e prostituzione, la colloca in rapporto all'oggi, a noi, alla nostra sensibilità, la giudica. A tutti pone la stessa domanda: «Davvero vi sembra normale che qui oggi, si debba ancora comprare il corpo delle donne?» per poi ritornare Marilyn e al suo destino infausto. Nonostante la sua carriera di successo ed eccesso, sembra che sia per sempre rimasta più simile a un’adolescente che a una iva: “Ogni donna è, o almeno per un istante è stata, precisamente questo: una bellissima bambina”.
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