Maria Amelia Monti, una Miss Marple imprevedibile

La più famosa detective di Agatha Christie sale sul palcoscenico del Teatro Bobbio a partire da stasera, alle 20.30, per il terzo appuntamento della stagione della Contrada e lo fa con la simpatia di Maria Amelia Monti, affiancata da Roberto Citran e Sabrina Scuccimarra, in “Miss Marple. Giochi di prestigio”. L’adattamento teatrale è di Edoardo Erba tratto dall’omonimo romanzo della grande scrittrice britannica, per la regia di Pierpaolo Sepe.
Siamo alla fine degli anni ‘40, in una casa vittoriana della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno strano giovane, Edgard, che aiuta Lewis a dirigere le attività filantropiche. Il gruppo è attraversato da malumori e odi sotterranei, di cui Miss Marple si accorge ben presto. Durante un tranquillo dopocena, improvvisamente Edgard perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple in attesa dell’arrivo della polizia bloccata dal maltempo, capire che il delitto a cui tutti hanno assistito, pubblico compreso, non è quello che tutti credono di aver visto.
«Non stupisce come tra tutti i generi, letterari e non, il hiallo - racconta Sepe - rimanga il più popolare. Come del resto testimonia il proliferarsi di serie tv che portano questo marchio, e quello dei suoi vari sottogeneri: noir, thriller, poliziesco. Ciò che sorprende invece è il fatto che un ambito così truculento abbia tra i capostipiti un’anziana signora inglese, Agatha Christie, e che proprio a lei dobbiamo l’invenzione di una delle prime “criminologhe” della storia: Miss Jane Marple. Da abile conoscitrice della natura umana, Christie ha saputo sfruttare, come nessun altro, la sottile seduzione che l’uomo avverte nei confronti del suo aspetto più letale, dei suoi istinti più cruenti, e se ne è servita per costruire trame che rimangono tutt’oggi capolavori di suspense e di mistero». Parlando della protagonista aggiunge il regista: «Ho lasciato libera Maria Amelia di inventare la ‘sua’ Marple, e quel che ne è risultato è un personaggio molto diverso dalla placida vecchina di campagna, come siamo soliti vederla. Questa Marple assomiglia molto di più a quella dei primi romanzi della Christie; più dispettosa, rustica e imprevedibile, ma sempre dotata di quella logica affilata che le permette di arrivare al cuore delle vicenda. Miss Marple sottolinea con ironia e leggerezza le ridicole passioni da cui nessuno è immune, restituendoci con sfrontata franchezza la natura umana per quella che è, senza lasciarsi abbindolare dalle maschere che quotidianamente indossiamo per celarla agli occhi degli altri». Un thriller cupo e carico di tensione, alleggerito dall’intelligente ironia di Maria Amelia Monti. —
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