Messaggio ecologista da Zero Pixel la fotografia è diffusa a Trieste

Dal 5 novembre la prima  delle cinque mostre  della rassegna: 32 artisti alla Biblioteca Crise legati dal tema della “Terra”



Una grande farfalla che si posa delicatamente su un volto umano: è il messaggio ecologico, firmato da Roberto Kusterle, che è il filo conduttore della V edizione di Fotografia Zero Pixel, il Festival dell’arte del terz’occhio che “invaderà” Trieste dal 5 novembre, per trasferirsi nel 2019 in Friuli Venezia Giulia, in Croazia e forse in Slovenia.

Il titolo della prima delle cinque mostre, che intessono la manifestazione, è infatti “Terra”: dal 5 novembre alla Biblioteca Stelio Crise con le opere inedite di 32 artisti fotografi di alto livello, provenienti da Italia, Giappone, America, Croazia, Francia, Austria, Italia, quali Ugo Borsatti, Elisa Biagi, AnnaMaria Castellan, Guido Cecere, Elio Ciol, Ennio Demarin, Giacomo Frullani, Maurizio Frullani, Andrej Furlan, Marcus Gabriel, Fabio Giacuzzo, Matthias Gessler, Ellen Goodman, Davide Dionisio, Sara Kaleb, Roberto Kusterle, Alma Lanoire, Massimiliano Muner, Tiziano Neppi, Daniele Peluso, Roberto Pastrovicchio, Fabio Rinaldi, Michela Scagnetti, Sergio Scabar, Robert Sironi, Franco Spanò, Massimo Stefanutti, Luigi Tolotti, Paolo Toniati, Stefano Tubaro, Matteo Varsi e Chikako Watanuki. Nell’occasione verranno presentati il calendario e il catalogo.

Il significato dell’iniziativa è riaffermare la dignità della fotografia tradizionale, analogica o chimica che dir si voglia, che è sostenuta da un progetto - sottolinea il direttore artistico Ennio Demarin - e va di pari passo con il concetto di unicità, con il fattore manualità e con il riutilizzo della camera oscura. Bandita, naturalmente, qualsiasi forma digitale.

E non è un caso se tra i sostenitori c’è ars-imago, azienda che produce chimici ecologici, che verranno presentati in uno dei 4 workshop di fotografia del festival, quello di fotografia chimica, il 24 novembre nella sede dell’Associazione Acquamarina, che con l’Associazione Fotografica Officina Istantanea e Silver Age organizza la manifestazione, realizzata anche in collaborazione con Fondazione Nino Migliori, Ordine Giornalisti Fvg, Circolo della Stampa e Cinema Ariston di Trieste. Tra i partner inoltre Fondazione Alinari, Associazione Prologo di Gorizia e Venti D’Arte e Gr.In Gallery Umago.

Il programma complesso e variegato si dipana secondo il taglio della mostra diffusa per sceverare, attraverso approfondimenti culturali, la fotografia tradizionale - ha affermato Annamaria Castellan, membro del Comitato scientifico e curatrice con Giacomo Frullani, Massimiliano Muner e Michela Scaglietti: un’iniziativa di grande attualità, di qualità (inserita dal MiBac nell’anno europeo della cultura) e quasi completamente autogestita, salvo il contributo del Credito Cooperativo del Carso.

In novembre ci saranno altre 4 mostre: dal 16, all’Alinari Image Museum del Castello di S. Giusto, a cura di Emanuela Sesti e Castellan, “Nino Migliori. Un fotografo d’avanguardia nell’Italia del Neorealismo”, noto in tutto il mondo per le innovative sperimentazioni; dal 20 allo Spazio d’arte Trart, a cura di Federica Luser e Frullani, le preziose polaroid di grande formato di Ennio Demarin, con un interessante laboratorio il 26; dal 9 al Caffè San Marco i rayogrammi di Stefano Tubaro a cura di Guido Cecere e dal 14 alla Mediateca Cappella Underground la collettiva giovani di associazione Officina Istantanea. a cura di Scagnetti. E, fino a dicembre, altri incontri e proiezioni. —



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