Michael Moore gira un nuovo “docu” in Slovenia

LUBIANA. Il regista americano Michael Moore, premiato con l'Oscar per il documentario “Bowling a Columbine” e autore di altri documentari di gran richiamo (“Fahrenheit 9/11”, “Sicko”), è da ieri in...

LUBIANA. Il regista americano Michael Moore, premiato con l'Oscar per il documentario “Bowling a Columbine” e autore di altri documentari di gran richiamo (“Fahrenheit 9/11”, “Sicko”), è da ieri in Slovenia dove sta effettuando le riprese per il suo nuovo documentario, di cui non si conosce ancora nè titolo nè il contenuto.

Moore si sarebbe interessato particolarmente al sistema universitario sloveno, che è completamente gratuito per quanto riguarda i corsi di laurea. Nella giornata di ieri ha fatto visita alla Facoltà di economia. Poi, il regista è stato ricevuto dal presidente della repubblica Borut Pahor. Moore ha, inoltre, incontrato i giornalisti e si è detto entusiasta della Slovenia.

Non ha parlato dei particolari sul suo nuovo progetto cinematografico, ma si è detto interessato, oltre che al sistema universitario della Slovenia, anche a quello sanitario.

«Sono venuto in Slovenia per portare negli Usa qualcosa che lì non c’è e di cui abbiamo bisogno. Dopo l’incontro con il presidente Pahor penso che la mia missione sia stata utile», ha dichiarato Moore che ha avuto parole di simpatia per il presidente sloveno.

Nato nel 1954 a Davidson, sobborgo di Flint, nel Michigan, Michael Moore è cresciuto in una famiglia proletaria irlandese cattolica. Sia il padre che il nonno lavoravano nella locale fabbrica della General Motors e anche lui sembrava destinato a seguirne le orme, ma dopo il diploma si è iscritto, invece, all'Università del Michigan.

Abbandonati presto gli studi universitari, nel 1976 ha cominciato a lavorare per il giornale alternativo “Flint Voice”, che in seguito sotto la sua direzione ha cambiato nome in “Michigan Voice”. È del 1989 il fortunato esordio alla regia con il documentario “Roger and me”.

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