Mina e Celentano “quasi” live oggi al teatro di San Giovanni

A calarsi nei panni del Molleggiato sarà Flavio Furian mentre Ornella Serafini interpreta la Tigre di Cremona

TRIESTE Un duetto dal vivo tra Mina e Celentano a Trieste? Possibile, se a calarsi nei panni del Molleggiato è il talentuoso cabarettista e imitatore Flavio Furian e a interpretare la Tigre di Cremona è una voce notissima e apprezzatissima come quella di Ornella Serafini, che insieme a una superband tutta triestina (o quasi) danno vita al tributo “Acqua e Sale”, al debutto oggi - domenica - alle 17.30, al teatro di San Giovanni.

Se non tutte le migliori canzoni del repertorio di Mina e Celentano, almeno un bell’estratto, dai tempi di “Studio Uno” fino all’ultimo album appena uscito, “Le migliori”, appunto. Andranno quindi in scena i più bei duetti e un po’ di aneddoti e notizie, ma soprattutto tanta buona musica anche da cantare assieme agli F24.

«Un progetto che - spiega Furian - nasce da un’idea condivisa da me, Ornella, Paolo Muscovi e Marco Ballaben. Il concetto è che non siamo la tribute band di Mina e Celentano, o non solo. Speriamo infatti che questo sia solo l’inizio. Ci chiamiamo F24 perché è il modulo col quale si versano i Tributi e quindi gli F24 potrebbero presentare più progetti e “tributi” diversi, come a Mia Martini o Renato Zero e Claudio Baglioni (cavalli di battaglia di Flavio Furian, ndr), ma anche Matia Bazar (Ornella ha già imitato Antonella Ruggiero a “Momenti di gloria” su Canale 5) e pure il meglio di svariati artisti italiani in un solo spettacolo. Mina e Celentano però sono inarrivabili per numero di successi e carriere lunghissime. E sono esportabili in tutto il mondo. Inoltre hanno dato vita a duetti storici come “Acqua e Sale” e “Brivido felino”».

«Ovviamente - prosegue Furian - io entrerò e uscirò dall’imitazione, mentre Ornella lavorerà da interprete. Possiamo contare sulla migliore band che potremmo immaginare: Paolo Muscovi, Amir Karalic, Alessandro Leonzini, Marco Ballaben. Insomma, l’unico “strafanic” sono io.

«Questo progetto, nato anche dal desiderio di condividere il lavoro con mio marito, arriva per me come un dono - aggiunge Ornella Serafini -, dopo essere uscita brutalmente da una vita dedicata a cantare e a interpretare la musica di Alfredo Lacosegliaz, da un’amore infinito per la sua musica unica. Vorremmo trasmettere gioia al pubblico che ci seguirà, visto che toccheremo un repertorio che ha segnato la storia della canzone italiana dalla fine degli anni ’50 a oggi».

L’idea ora è quella di portare il progetto nelle comunità italiane all’estero e nei Paesi dell’est. «Sarebbe bellissimo - confessa Furian- so che in Ucraina conoscono benissimo Celentano per i suoi film. Sono due miti». Entrata a offerta libera.

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