Miramare ospita l’omaggio a Luttazzi

Fvg Orchestra, il piano di Glauco Venier

e altri solisti. Incasso a San Martino al Campo

Patrizia Ferialdi
Lelio Luttazzi nella sua Trieste
Lelio Luttazzi nella sua Trieste

TRIESTE Lelio Luttazzi è stato un grande pianista, attore, cantante, direttore d’orchestra, showman, conduttore televisivo e radiofonico, scrittore e regista italiano, un poliedrico artista con la a maiuscola nato a Trieste che quest’anno avrebbe compiuto cent’anni.

A rendergli omaggio per questo importante compleanno ci pensa la Fvg Orchestra che – grazie alla collaborazione di Civibank (con il patrocinio di Regione, Ministero della Cultura, Museo Storico e Parco del Castello di Miramare) – propone un concerto, “Ritorno a Trieste, omaggio sinfonico a Lelio Luttazzi”, che si terrà nel Parco del Castello di Miramare giovedì 22 giugno alle 21. L’evento intende dar seguito e amplificare quella che fu la motivazione con la quale all’artista – scomparso nel 2010 – fu assegnato il premio San Giusto d’oro nel 1991, riconoscendo nella sua arte la vera anima di Trieste. Non solo: l’appuntamento ha un significativo scopo benefico in favore della Comunità di San Martino al Campo di don Mario Vatta.

Riguardo al programma, che mixa jazz e pop, il direttore artistico Glauco Venier spiega che si è cercato di confezionare un percorso musicale che abbracciasse tutta la vita artistica di Luttazzi. «All’inizio lui è partito come autodidatta, poi si è accostato al dixieland che è il jazz tradizionale, più vero e bello, quello che si riconosce appieno nelle sonorità di Louis Armstrong. Purtroppo poi il genere è stato intellettualizzato e policitizzato – dice Venier – ma Lelio si è giustamente tenuto alla larga da questa deriva».

La scaletta prevede un’ampia selezione sia di brani singoli registrati su 45 o 78 giri sia di brani tratti da film come ‘Promesse da marinaio’ e ‘Classe di ferro’, non mancherà quel ‘Chiedimi tutto’ portato al successo dall’interpretazione di Mina e nemmeno il duetto ‘Buonanotte Rossana’ dedicato alla moglie. Quasi tutti i brani sono affidati alla voce della siciliana Daniela Spalletta, «meravigliosa jazzista forse la più brava della nuova generazione che abbiamo in Italia – precisa Venier – ed eseguiremo pure l’unico brano non scritto da Luttazzi ma che lui cantava e suonava sempre in quanto espressione del suo amore per la musica popolare che è ‘Co’ son lontan de ti Trieste mia’ di Publio Carniel».

Di Luttazzi – che ha conosciuto personalmente nel 2008 in un concerto comune al teatro di Gorizia – Glauco Venier conserva un bellissimo ricordo «di quando, in conferenza stampa, lui si emozionò molto nel sentirmi paragonarlo a Frank Sinatra» sia di quando lui, più tardi in concerto, «mi ascoltava seduto tra le quinte mentre suonavo e, alla fine, venne a farmi i complimenti dicendomi che ero stato bravissimo, che suonavo in maniera veramente moderna e che lo avevo conquistato con i miei accordi. Oltre che grande musicista Lelio era anche una persona veramente molto buona e sensibile e voglio omaggiarlo personalmente, con il mio pianismo e il mio stile, suonando con l’orchestra quel ‘Souvenir d’Italie’ che lui scrisse per l’omonimo film nel 1957».

Sul palcoscenico, oltre alla Fvg Orchestra guidata da Valter Sivilotti e a Glauco Venier al pianoforte ci saranno Daniela Spalletta (voce), Alfonso Deidda (sassofono) e Mirko Cisilino (tromba). I biglietti si trovano al Ticketpoint.it a 18 euro (13 euro ridotto) e l’incasso sarà devoluto in beneficenza alla Comunità di San Martino al Campo di Trieste per un progetto educativo volto a contrastare la dispersione scolastica. —

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