Missione per salvare le sorelle Mitford dai rischiosi amori nazisti e fascisti



Cosa fare in queste uggiose interminabili giornate invernali, mentre fuori piove, è tutto chiuso o quasi? Basta attrezzarsi con una tazza di the caldo, un bel divano o una poltrona con un plaid sulle ginocchia, la lampada da lettura giusta e l’ultimo libro della serie dei’Delitti Mitford: sei sorelle, una vita di misteri’della scrittrice e giornalista inglese Jessica Fellowes, ovvero “Il processo Mitford” (traduzione di Alessandro Zabini, Neri Pozza ed. pp. 320, euro 18). Un ulteriore consiglio: se non aveste ancora letto i precedenti, allora meglio munirsi anche degli altri tre volumi finora usciti (“L’assassinio di Florence Nightinghale Shore” (2017), “Morte di un giovane di belle speranze” (2018), e “Scandalo in casa Mitford” (2019). Risultato: avrete assicurate ore di piacevole tensione e solleticante divertimento. Dimentichi della noia attuale, vi ritroverete nelle atmosfere più glamorous dell’Inghilterra degli anni ’20/30, coinvolti nelle vicende delle eccentriche sorelle Mitford, in un sapiente mix di realtà e finzione. Le protagoniste di questa serie di gialli sono infatti le spettegolatissime sei figlie di David e Sydney Freeman-Mitford, baroni Redesdale: Nancy, Pam, Diana, Unity, Jessica (Decca) e Deborah (Debo) che scandalizzarono l’Inghilterra della prima metà del Novecento con la loro vivacità, esuberanza e, in alcuni casi, col loro fanatismo politico. Diana divenne infatti la seconda moglie di Sir Oswald Mosley, il fondatore dell’Unione britannica dei fascisti, Unity divenne un’amante di Hitler e si suicidò all’inizio della Seconda Guerra Mondiale, mentre Jessica fu una convinta comunista seguace di Stalin... Delle sorelle, la più nota resta Nancy, che fu scrittrice di notevole successo (suo è “L’amore in un clima freddo”). Mentre la “bucolica” Pamela, dopo aver sposato il famoso fisico Derek Jackson, divorziò e passò il resto della vita con una cavallerizza italiana, infine, la più tranquilla Deborah, dopo essere convolata a nozze con Lord Andrew Cavendish, divenne Duchessa del Devonshire.

Il quarto giallo della serie dei ’Delitti Mitford’, che vede sempre come co-protagoniste le due figure finzionali della cameriera Louisa e del poliziotto Guy, porta il lettore a bordo della nave ’Princess Alice’ su cui Lady Redesdale si è imbarcata con le figlie Diana e Unity. Le sta portando in crociera nel Mediterraneo nella beata speranza d’allontanarle dai demoni nazifascisti da cui si sono lasciate stregare. Con loro c’è anche Louisa, appena sposata con Guy. Ha accettato controvoglia l’incarico di chaperon solo perché costretta da un misterioso emissario dei servizi segreti d’intelligence britannici. La nave è piena di strani personaggi e in men che non si dica uno dei più sgradevoli viene massacrato nella sua cabina a colpi di mazzuolo. Riuscirà Lady Redesdale a tenere lontane le figlie da fascisti e nazisti? Riuscirà Louisa, nella sua nuova veste di spia, a salvare la patria? Missioni al limite dell’impossibile! Ma la Fellowes è una scrittrice consumata e terrà avvinto il lettore fino all’ultima pagina. Sarà forse un dono di famiglia, visto che è la nipote dell’acclamato Julian Fellowes, l’inventore di “Downton Abbey” di cui Jessica ha descritto in cinque libri retroscena e eventi del backstage. Per Rizzoli è uscito “Il mondo di Downton Abbey”, riccamente illustrato con scatti rubati dietro le quinte. L’autrice conduce il lettore nel cuore dello sceneggiato televisivo, raccogliendo frammenti di dialogo e scene madri che descrivono cerimoniosi rituali, domestici irreprensibili e il gioco formale tra il mondo’up-stairs’e quello’down-stairs’. Un mondo che ritroviamo nel ciclo dei ’Delitti Mitford’, in cui lo scontro tra la classe dei “servi” come Louisa e quella dei “padroni” come i Mitford acquista dirompente rilevanza. –

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