Montalbano sbarca a Venzone

Ieri le riprese con Luca Zingaretti in un set blindato, oggi a Udine

UDINE. Tre giorni di riprese in Friuli Venezia Giulia per “Il commissario Montalbano”, tra i personaggi più popolari della televisione e della letteratura contemporanea, nato dalla fantasia di Andrea Camilleri e campione di incassi delle passate stagioni di programmazione Rai.

Come prevede la trama del romanzo “L’altro capo del filo”, da cui è tratto il nuovo episodio della fiction, il commissario ha fatto tappa in regione a caccia di indizi, lasciando - come sempre con una certa reticenza - l’amata Sicilia per una rapida visita a Bellosguardo, località di fantasia (come lo è Vigata) ricostruita per l’occasione in diverse località del territorio friulano. Primo ciak lunedì scorso, in un set blindatissimo a Rocca Bernarda, nel cividalese, per poi spostarsi sul Natisone. Mentre ieri, la troupe, che ha coinvolto anche una quindicina di maestranze locali impiegate in vari reparti, si è recata nel centro di Venzone. Già poco prima di mezzogiorno, sulla piazza, almeno un centinaio di curiosi si sono affacciati ordinatamente, sperando di scorgere, seppure a distanza, il volto di Luca Zingaretti, guardato a vista dagli uffici stampa impegnati nella tutela del riserbo più assoluto. Otto ore di lavorazione, si è girato sia in esterni che in interni, compresa la chiacchierata scena al ristorante, quella in cui Montalbano, seduto al tavolo in preda a un irrefrenabile “pititto” , ordina un improbabile “frico e jota”, scelta poco credibile che aveva colpito i lettori già all’epoca dell’uscita del romanzo.

Per questa particolare sequenza, però, il regista della serie Alberto Sironi si è concesso una piccola licenza, cambiando il menù, che ha trasformato l’ordinazione in un più plausibile e friulano “frico e polenta”.

Nel pomeriggio, durante una pausa dal set, sia Zingaretti che Sironi hanno fatto visita al sindaco di Venzone Fabio Di Bernardo, che ha voluto celebrare il set in paese consegnando loro il sigillo comunale. Al termine della breve cerimonia, Sironi ha desiderato ringraziare “per la disponibilità e gentilezza dimostrata in questi giorni dalla cittadinanza e dalle amministrazioni che hanno ospitato la produzione, lodando la cura del paesaggio e la bellezza degli scenari naturali”. Ultima giornata di lavorazione, oggi, all’interno di un’abitazione privata nella città di Udine. Mentre le indagini del commissario proseguiranno in altri lidi, è atteso a breve, a Trieste, l’inizio delle riprese della seconda stagione de “La Porta Rossa” e di “Un bel posto per morire”. A riprova del fatto, come sostiene la Film Commission Fvg, che la nostra regione si candida a diventare una piccola capitale del noir italiano.

Beatrice Fiorentino

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