Nada fa tappa a Maniago col suo momento difficile per il festival Vocalia

MANIAGO. Dopo i sold out dei primi concerti del tour in Sicilia, a Livorno e Milano, dove il pubblico ha ritrovato la vita, il pensiero e la passione di una protagonista della musica italiana, Nada (foto Claudia Pajewski) sarà in esclusiva regionale a Maniago il 18 maggio, alle 21, al Teatro Verdi, ospite del festival internazionale Vocalia, giunto alla sua XIII edizione e curato da Gabriele Giuga.

Prima anticipazione del programma, che sarà presentato il 24 aprile, dunque, il ritorno in tour di Nada, per presentare, insieme ai pezzi di successo di una lunga carriera, il suo ultimo album di inediti dal titolo “È un momento difficile, tesoro”, uscito a gennaio 2019 per l’etichetta Woodworm Label. La produzione, registrata in Inghilterra nel Playpen studio di Bristol, è stata curata da John Parish, già produttore di PJ Harvey, Eels, Giant Sand e Afterhours, che torna al fianco di Nada dopo il grande successo del precedente album “Tutto l’amore che mi manca” (2004).

Personalità artistica “eterodossa” rispetto ai canoni classici della musica pop, Nada porterà sul palco di Maniago i contenuti di una produzione che, come lei stessa afferma, è nata «negli abissi del mio nero profondo, per poi misteriosamente raggiungere i colori e la leggerezza del pensiero, finalmente libero di andare dove portano sentimento e ragione che si uniscono per diventare tutt’uno».

Interprete e autrice di riconosciuta classe e sensibilità, Nada è stata recentemente applaudita anche al festival di Sanremo, che l’ha vista esibirsi insieme a Motta, vincendo il Premio Miglior Duetto per il brano “Dov’è l’Italia”. Un palco, quello dell’Ariston, dove la giovanissima livorneseaveva debuttato appena quindicenne nel 1969 con “Ma che freddo fa”, immediato successo italiano e internazionale, e trionfato nel ’71 con “Il cuore è uno zingaro”. Fin dagli esordi, la carriera di Nada è proseguita sempre attraverso scelte originali, che oltre al successo hanno portato importanti riconoscimenti, tra i quali il Premio Tenco nel 1994 con il primo album del progetto Nada Trio, insieme a Fausto Mesolella e Ferruccio Spinetti.

Ma la sua personalità poliedrica ha incrociato spesso anche teatro, televisione e il cinema, che si è più volte avvalso delle sue canzoni (“Lo chiamavano Jeeg Robot”, “Mio fratello è figlio unico”, “La finestra di fronte”, “Raw”, “I Villeggianti”): tra le altre, “Senza un perché” è stata scelta da Paolo Sorrentino per la colonna sonora della serie tv “The Young Pope”. Nada ha scritto anche quattro libri, tra romanzi e autobiografie. —



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