Narciso Yepess; «Ciao Francesca un saluto da un’astronave in avaria»

«È strana la vita perché credo che non ci sia momento migliore per far uscire questo pezzo, (cosa che era già in programma molto prima del Covid). Scrissi questa canzone un anno fa, dopo la fine di una storia. Mi ritrovavo in quello stato di autoisolamento necessario per metabolizzare il dolore di una perdita, quel processo che comunemente chiamiamo “elaborazione del lutto”. Ora sembra che in qualche maniera qualcosa (un virus, il destino, l’universo?) ci stia mettendo nelle condizioni per fare i conti con questi nostri “confini” e con quei “mostri” che, come delle sentinelle, li sorvegliano. È come se tutti noi fossimo invitati, grazie al rallentamento dei ritmi serrati delle nostre routine, a stare dentro a quei limiti per vederli, per toccarli, per farci i conti».
A sei mesi dall’uscita del suo primo ep, “Lei piano”, il triestino Nicolò Krmac, in arte Narciso Yepess, presenta il suo nuovo singolo “Ciao Francesca” in una versione live intima, accompagnata dalle note di pianoforte, registrata e mixata da Igor Ambrosino ai MoldRecord Studios. Il video, diretto e girato da Pietro Bettini con Eugen Bonta come direttore della fotografia, rappresenta la fine di una storia d’amore come una lenta e progressiva interruzione delle comunicazioni e usa la metafora di una navicella spaziale in avaria che non riesce più a entrare in contatto con la propria torre di controllo.
L’espediente narrativo usato è quello di un ipotetico astronauta, che prima di perdersi definitivamente nello spazio lascia un ultimo videomessaggio alla sua ex fidanzata, cercando di spiegarle i motivi dell’avaria del loro rapporto ma anche, più semplicemente, per dirle un’ultima volta “ciao”. Negli occhi dell’astronauta si intravede un barlume di speranza, in quanto sembra che questa situazione che lo allontanerà definitivamente da Francesca sia riuscita a generare in lui un sentimento di purificazione e profonda sincerità che lo porta a un riavvicinamento emotivo con la sua ex. «Questa è una canzone che parla direttamente a questi “confini” – precisa il cantautore – i confini di una donna forte, meravigliosa e molto intelligente: una donna che ho amato. L’intento non è quello di modificarli o di scalfirli, ma solo di stringerli in un abbraccio per poterci in qualche maniera dialogare. Instaurare un dialogo con i propri e altrui confini credo sia il primo step per darsi la possibilità di sconfinarli. È questo l’augurio che faccio a lei, a me e a voi che mi ascoltate».
Krmac ha firmato il suo debutto discografico “Lei Piano” (Mold Records) come Narciso Yepess. «Il nome – spiega – si porta dietro due anime: Narciso rappresenta la parte più classica e introspettiva, Yepess quella più giocosa e leggera». Tra gli ascolti cita Battiato, Afterhours, Radiohead, Calcutta, Verdena, Battisti, John Frusciante, Arcade Fire, Nirvana. «Il progetto – conclude – nasce al ritorno da un viaggio in Brasile, che non mi ha influenzato tanto a livello musicale quanto per l’incontro con persone estremamente libere rispetto agli standard a cui ero abituato, ho passato un paio di mesi a Itacaré in Bahia, tra surf e qualche lavoretto, rendendomi conto di quanto la vita possa essere, a volte, anche semplice». —
Riproduzione riservata © Il Piccolo