Nella notte ateniese il licantropo non è l’assassino

GORIZIA. L’Atene del IV secolo avanti Cristo, subito dopo la morte di Alessandro il Grande, è un luogo complicato: mentre l’impero dei macedoni viene smembrato dai generali del conquistatori, l’antica città greca, culla della democrazia, lotta per ritrovare la libertà perduta. È in questo mondo complesso e crepuscolare che lo scrittore Andrea Maggi ha ambientato il suo romanzo Morte all’Acropoli (Garzanti, 14,90 euro) che verrà presentato oggi alle 18.03 nella Sala Apt di Gorizia, in piazzale Martiri Libertà d’Italia. L’incontro è parte della rassegna dei “Giovedì Giallo” del Libro delle 18.03 (www.librodelle1803.it).
Perché proprio di un giallo si tratta. Con il suo libro d’esordio Maggi fa debuttare la figura di Apollofane, facoltoso mercante ateniese e logografo (ovvero avvocato) debuttante, alle prese con un caso complicato: un uomo è stato ucciso nella notte ateniese, e il suo corpo viene ritrovato maciullato da lacerazioni bestiali. La voce del popolo accusa subito Eurifemo, un reietto emarginato dalla società perché affetto dalla licantropia, una malattia mentale che lo porta a sbranare animali nelle notti di luna piena. Da subito la tesi non convince Apollofane, che prende le difese dello sventurato popolano, infilandosi così in un labirinto intricato che lo porterà a intervenire direttamente sulle vicende politiche della sua città in lotta con il colosso macedone. E a indagare sulla misteriosa scomparsa del tesoro cittadino, letteralmente svanito nel nulla, sotto gli occhi delle guardie dell’Acropoli, la stessa notte del delitto.
La cornice del giallo è per Maggi un utile strumento per approfondire, con una ricerca storica minuziosa, la realtà di Atene ai tempi in cui i fasti dei grandi filosofi e della democrazia si stanno ormai esaurendo. L’autore si concentra a fondo anche sulla condizione e sul ruolo delle donne ai tempi grazie al personaggio di Filossena, la filosofa che affiancherà Apollofane nelle sue indagini.
Dai bassi del porto del Pireo fino ai raffinati banchetti dell’aristocrazia, Maggi accompagna il lettore alla scoperta di un tempo distante dal nostro eppure affine. Con questo volume l’autore pone il primo tassello per un ciclo di avventure dedicate al mercante-logografo e alla sua compagnia improvvisata.
Dice di sé l’autore: «Andrea Maggi è nato a Pordenone nel 1974, vive con la famiglia a due passi dalla sua città natale e fa l’insegnante. Si è laureato in lettere con una tesi sul poeta Giacomo Noventa, ha collaborato con alcune testate giornalistiche locali e ha fatto parte dello staff di pordenonelegge.it. “Morte all'Acropoli” è il suo primo romanzo». Modererà l’incontro il giornalista Giovanni Tomasin.
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