Nobel per la fisica alla rivoluzione dei Led blu

Nello stesso colore l’annuncio su Twitter dell’Accademia svedese che premia i giapponesi Akasaki, Amano e Nakamura

STOCCOLMA. Ormai li vediamo un pò ovunque i Led. Queste nuove lampadine, anzi, questi semplici diodi che sono in grado di emettere luce sono ormai una tecnologia ampiamente diffusa, sia in città, nelle luci dei semafori, delle auto e dei lampioni, che nelle abitazioni, dove hanno fatto un primo ingresso attraverso i telecomandi e le luci di spia degli elettrodomestici, che poi nell’illuminazione della casa, fino a illuminare i display dei nostri smartphone. Senza però la scoperta degli scienziati giapponesi Isamu Akasaki, Hiroshi Amano e Shuji Nakamura, che hanno vinto il Premio Nobel per la fisica 2014, non sarebbe stato possibile avere questa moltitudine di applicazioni di questa tecnologia, che, è il caso di dirlo, abbiamo ogni giorno sotto gli occhi. Sono stati infatti loro tre a riuscire a creare i Led a luce blu, quelli cioè che hanno permesso di arrivare a costruire la luce bianca necessaria per l’illuminazione. Prima di loro esistevano diodi Led solo di colore rosso e verde, colori che non permettevano una ampia applicazione. Solo dopo l’innovazione introdotta dalla scoperta conseguita dai tre scienziati è stato possibile sviluppare i Led a luce bianca. «Si tratta di una scoperta rivoluzionaria. Il XX secolo è stato il secolo della lampadina a bulbo, il XXI sarà il secolo dei Led. Grazie al loro basso consumo elettrico - ha scritto l’Accademia Reale della Scienza di Stoccolma nell’annuncio del Premio Nobel per la Fisica - i Led possono rappresentare una valida promessa per migliorare la qualità della vita di un miliardo e mezzo di persone che non hanno accesso a reti di energia elettrica».

Su Twitter l’annuncio ufficiale dell’Accademia di Stoccolma ieri è stato fatto con un «A. Nobel», tutto in blu, come l’insegna notturna di un bar o di una discoteca, utilizzando proprio i led inventati dai tre nipponici, con cui è stato “scritto”, e poi fotografato, il nome e il cognome del fondatore del premio culturale più ambito del mondo. «Sono molto onorato del Nobel per l'invenzione dei Led» ha commentato Shuji Nakamura sul sito dell'Università di Santa Barbara, in California, dove insegna. «È molto gratificante vedere che il sogno di illuminazione Led sia diventato una realtà. Mi auguro che le lampadine Led a risparmio energetico possano contribuire a ridurre il consumo di energia e i costi di illuminazione in tutto il mondo».

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