Omaggio a Libero Grassi tra fiction e documentario

ROMA. Libero Grassi, l'imprenditore siciliano che 25 anni fa ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo rifiuto di pagare il pizzo alla mafia, viene ricordato, nel giorno del suo omicidio, nella...

ROMA. Libero Grassi, l'imprenditore siciliano che 25 anni fa ha avuto il coraggio di rendere pubblico il suo rifiuto di pagare il pizzo alla mafia, viene ricordato, nel giorno del suo omicidio, nella docufiction di Rai1 'Io sono Libero’, con la regia di Francesco Miccichè e Giovanni Filippetto, che andrà in onda in prima serata lunedì 29. «Mio padre era troppo avanti nel tempo in molte cose. Quando ha fatto la sua denuncia pubblica e televisiva era sicuro di avere consenso e invece è stato lasciato solo. Non aveva certo manie di protagonismo come disse l'associazione industriali di Palermo. Quello che è cambiato, 25 anni dopo, è il fatto che se ne parla, che Rai e Mediaset trasmettono documenti e informazioni. Ci sono più mezzi, le associazioni antiracket e la possibilità di denunciare» dice Alice Grassi, la figlia dell'imprenditore siciliano.

Coprodotta da Rai Fiction e Aurora Tv di Giannandrea Pecorelli, la docufiction ripercorre, attraverso ricostruzioni e immagini di repertorio, gli ultimi 8 mesi di vita di Libero Grassi, dal 10 gennaio 1991, giorno di pubblicazione sul 'Giornale di Sicilia’, della lettera al 'Caro estorsore’, alla partecipazione alla trasmissione 'Samarcanda’ di Santoro al giorno della sua uccisione, il 29 agosto ’91, Ci sono anche le testimonianze di coloro che conobbero Grassi, fra i quali Felice Cavallaro, Tano Grasso, Nando Dalla Chiesa, Leoluca Orlando, Giuseppe Ayala, Umberto Santino e i ragazzi di «Addio Pizzo» e di «Libero Futuro». Il punto di vista è quello del giovane giornalista Marco (Alessio Vassallo) che segue la vicenda. Nel ruolo di Libero Grassi l'attore Pietro Chiaramida, in quello della moglie Pina Alessandra Costanzo. «Mio padre non è stato ucciso perchè non dava i soldi alla mafia ma per la sua denuncia pubblica. Si sa dalle intercettazioni e non tutti erano d'accordo, è stata una decisione autonoma del clan Madonia» spiega la figlia di Grassi. Sempre lunedì in seconda serata su Canale 5, all'interno di 'Top secret', il documentario 'Libero nel nome’ realizzato sei anni fa da Pietro Durante.

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