One billion rising: flash mob contro la violenza sulle donne

L’appuntamento è domenica 14 febbraio alle 17 in piazza Unità. Alle 13.30 ritrovo in piazza Goldoni per il corteo che partirà alle 14

TRIESTE Trieste dice no alla violenza sulle donne con un corteo, un flash mob e un evento pubblico in piazza Unità d’Italia. È One billion rising, iniziativa internazionale, giunta alla sua quarta edizione, in programma in tantissime città e in oltre duecento Paesi in tutto il mondo, domani. La partecipazione è libera e sono tante le realtà ad aver aderito: associazioni, enti ma anche privati che hanno voluto dare il loro contributo per valorizzare sempre più una giornata a tutela delle donne diventata ormai un appuntamento fisso.

«Danze, tamburi, parole e flash mob coloreranno la nostra città, sostenendo questo oltraggioso atto d’amore perpetrato da e per le donne – scrive sui social Lara Guglielmi, dell’associazione culturale La Fabbrica delle follie, che promuove la manifestazione a livello locale - ma insieme e accanto agli uomini, con uno sguardo attento più che mai alle ricchezze etniche e alle diversità culturali. Una rivoluzione che non ha bisogno di permessi o approvazioni ma che cresce, continuamente, occupando il mondo».

Si comincia con un corteo, con ritrovo alle 13.30 in piazza Goldoni e partenza alle 14, che si snoderà attraverso le vie del centro per arrivare in piazza Unità d’Italia, dove alle 17 è previsto il flash mob sulle note di “Break the chain”. A seguire, dal palco, il microfono sarà tutto per i contributi personali degli ospiti e delle associazioni aderenti. Sempre sui social l’invito a partecipare arriva da più parti, da tante donne con post, foto e video.

Lanciato dalla scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-Day, One billion rising è un movimento globale, laico, apartitico, aperto a ogni persona, gruppo e organizzazione che aderisca e si attenga al principio fondante che afferma che ogni donna ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino. Insieme all’Italia, centinaia di Paesi dell’intero pianeta hanno raccolto l’invito a manifestare la volontà di cambiamento scegliendo la danza, l’arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione.

Per l’anno 2016, Eve Ensler e il V-Day chiedono che One billion rising si espanda in un movimento sempre più decentralizzato, determinato ed empatico con le comunità locali.

Quindi: in tutto il mondo, per 48 ore a partire dal sorgere dell’alba di domani, attiviste e attivisti della base metteranno in scena eventi e condivideranno attività, video e immagini sui social media, inclusi Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Oltre a utilizzare gli hashtag consigliati #1billionrising e #rise4revolution, le attiviste e gli attivisti hanno lanciato gli hashtag #whyirise, #VetsRising #SomosRevolución, #UnBillónDePie, #choberises e tanti altri.

Chi volesse ottenere maggiori informazioni sull’evento di domenica mattina e per aderire alla campagna di One billion rising può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica onebillionrising.revolution.ts@gmail.com.

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