One billion rising: flash mob contro la violenza sulle donne

TRIESTE Trieste dice no alla violenza sulle donne con un corteo, un flash mob e un evento pubblico in piazza Unità d’Italia. È One billion rising, iniziativa internazionale, giunta alla sua quarta edizione, in programma in tantissime città e in oltre duecento Paesi in tutto il mondo, domani. La partecipazione è libera e sono tante le realtà ad aver aderito: associazioni, enti ma anche privati che hanno voluto dare il loro contributo per valorizzare sempre più una giornata a tutela delle donne diventata ormai un appuntamento fisso.
«Danze, tamburi, parole e flash mob coloreranno la nostra città, sostenendo questo oltraggioso atto d’amore perpetrato da e per le donne – scrive sui social Lara Guglielmi, dell’associazione culturale La Fabbrica delle follie, che promuove la manifestazione a livello locale - ma insieme e accanto agli uomini, con uno sguardo attento più che mai alle ricchezze etniche e alle diversità culturali. Una rivoluzione che non ha bisogno di permessi o approvazioni ma che cresce, continuamente, occupando il mondo».
Si comincia con un corteo, con ritrovo alle 13.30 in piazza Goldoni e partenza alle 14, che si snoderà attraverso le vie del centro per arrivare in piazza Unità d’Italia, dove alle 17 è previsto il flash mob sulle note di “Break the chain”. A seguire, dal palco, il microfono sarà tutto per i contributi personali degli ospiti e delle associazioni aderenti. Sempre sui social l’invito a partecipare arriva da più parti, da tante donne con post, foto e video.
Lanciato dalla scrittrice Eve Ensler, fondatrice del V-Day, One billion rising è un movimento globale, laico, apartitico, aperto a ogni persona, gruppo e organizzazione che aderisca e si attenga al principio fondante che afferma che ogni donna ha il diritto di vivere e decidere del proprio corpo, della propria salute e del proprio destino. Insieme all’Italia, centinaia di Paesi dell’intero pianeta hanno raccolto l’invito a manifestare la volontà di cambiamento scegliendo la danza, l’arte, la musica e la poesia come segno di sfida e di celebrazione.
Per l’anno 2016, Eve Ensler e il V-Day chiedono che One billion rising si espanda in un movimento sempre più decentralizzato, determinato ed empatico con le comunità locali.
Quindi: in tutto il mondo, per 48 ore a partire dal sorgere dell’alba di domani, attiviste e attivisti della base metteranno in scena eventi e condivideranno attività, video e immagini sui social media, inclusi Facebook, Twitter, Instagram e Youtube. Oltre a utilizzare gli hashtag consigliati #1billionrising e #rise4revolution, le attiviste e gli attivisti hanno lanciato gli hashtag #whyirise, #VetsRising #SomosRevolución, #UnBillónDePie, #choberises e tanti altri.
Chi volesse ottenere maggiori informazioni sull’evento di domenica mattina e per aderire alla campagna di One billion rising può inviare una mail all’indirizzo di posta elettronica onebillionrising.revolution.ts@gmail.com.
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