Open air a Mezzano di Primiero le cataste di legna sono d’arte

Questo gioiello del Trentino orientale è museo e palcoscenico a cielo aperto con il Festival di musica da camera e un gran gala per il soprano Renata Scotto
Di Cristina Favento

Musica d'autore e artistiche scenografie rurali in uno dei borghi più belli d'Italia: Mezzano di Primiero, piccolo gioiello del Trentino orientale. Collocato in un fondovalle verde e quasi pianeggiante, da sempre crocevia verso le rinomate e vicine Fiera di Primiero e San Martino di Castrozza, è un villaggio dolomitico pittoresco e peculiare. Vuoi per la splendida corona di montagne che lo circonda, dominata dalle imponenti e celebri Pale di San Martino, vuoi per l’architettura e lo stile tradizionale che lo caratterizzano, vuoi per la singolare iniziativa di decorare l'intero abitato plasmando con creatività i canzei, ovvero le tipiche cataste di legna comunemente utilizzate per scaldarsi in montagna. Da alcuni anni diversi artisti vengono invitati in paese per realizzare grandi installazioni in legno e ogni angolo riserva ormai una sorpresa: un volto in lacrime, una fisarmonica, un'astrazione lignea.

Il borgo è davvero un originale museo a cielo aperto, grazioso nella sua semplicità, che val bene una visita, soprattutto in queste settimane dense di eventi. È in corso, fino al 9 agosto, un Festival dedicato alla musica da camera organizzato dalla prestigiosa Music Academy International di New York, mentre da domani al 23 agosto la località ospita “Mezzano Romantica”, manifestazione che prevede altri concerti studiati per far vivere al pubblico un'atmosfera magica.

Non solo museo ma palcoscenico diffuso dunque, pronto a risuonare di note e canti di artisti americani ed europei. Cantanti d’opera, strumentisti, pianisti, formazioni corali di grande talento si esibiranno in un programma intenso e di alto livello. Sono previste in cartellone quattro opere liriche: il Giulio Cesare di Händel (27, 28 e 29 luglio), Albert Herring di Britten (31 luglio e 2 agosto), Le Nozze di Figaro di Mozart (1, 2, 8 e 9 agosto) e La piccola volpe astuta (6, 7, 8 e 9 agosto) di Leos Janacek. La presenza più attesa è quella di Renata Scotto, celebre soprano acclamata in tutti i teatri del mondo che debuttò trionfalmente come sostituta di Maria Callas (memorabile la Bohème al Metropolitan di New York, insieme a Luciano Pavarotti): il 27 luglio ci sarà un gran galà in suo onore.

Mezzano, inoltre, ha fatto virtù del suo passato di paese conteso da Italia e Austria, non tradendo nulla della propria storia. Oggetto nei secoli di continue dominazioni, dagli Scaligeri ai Lussemburgo, dai Tirolesi agli Asburgo, da quella napoleonica a quella bavarese, ha saputo conservare ogni esperienza, ogni influsso, per rielaborare una propria forte identità culturale. Ben presente negli attenti restauri, nella storica lisièra (il locale dove si produceva il sapone e si faceva il bucato secondo rigidi rituali e precise gerarchie); negli orti–ben 400 in un paese di 1600 abitanti circa; nel piccolo museo etnografico; nelle stradine e viottoli fiancheggiati da fienili e case in pietra, giardini e antiche fontane, nelle tradizioni religiose, negli affreschi e murales.

Tutto parte dalla natura e alla natura riconduce, così come i cinque itinerari percorribili in paese e intitolati “Segni sparsi del rurale”. Senza dimenticare i numerosi sentieri segnalati che dal borgo portano alla scoperta, a piedi o in mountain-bike, di un ambiente ben preservato, all'interno della riserva naturale del Parco di Paneveggio Pale di San Martino, al confine con quello delle Dolomiti Bellunesi.

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