Palcoscenico in via S. Michele con “Cronache dal giardino”

Venerdì primo appuntamento serale con lo spettacolo promosso dalla Casa del Lavoratore teatrale. Performance fra giallo e richiami alla storia dell’area
Il giardino di San Michele
Il giardino di San Michele

Una vittima eccellente, anche se non in carne ed ossa, e naturalmente un colpevole. Anzi due inquietanti sospettati, dotati di super poteri tecnologici in grado di seminare scompiglio e distruzione. Nei rigogliosi panni “verdi” del bersaglio nel mirino della Soecupuchompa, una misteriosa società tecno-immobiliare-globale, lo storico Giardino di via San Michele, che dovrà mettere in atto adeguati meccanismi di difesa per sventare l’assalto hi-tech. Poiché l’anti ecologista società dal nome bizzarro ha tutte le intenzioni di raderlo al suolo senza tanti complimenti, probabilmente con l’intenzione di sostituirlo con un eco-mostro. A difenderlo a spada tratta una donna che ne rappresenta la memoria storica e un animatore dal passato oscuro. Questa, senza anticiparne troppo la trama per non rovinare la suspense, la vicenda al centro di “San Michele. Cronache dal giardino”, la mistery pièce teatrale scritta a quattro mani da Maurizio Zacchigna – che ne cura anche la regia - e Gaetano Longo, musiche di hitchcockiana atmosfera firmate invece da Carlo Moser.

Lo spettacolo prodotto dalla Casa del Lavoratore Teatrale in collaborazione con l’associazione culturale AnDanDes, debutta venerdì sera alle 21 nell’omonimo giardino sul colle di San Giusto. Un storia che mescola fatti reali e finzione in versione techno-noir, per raccontarne l’origine, le vicissitudini, l’identità di ombelico verde del rione, i momenti bui e la felice rinascita, da quando nel 1999 AnDanDes ne ha ottenuto la gestione dal Comune. «Dopo “L’onda dell’incrociatore” - come ha spiegato ieri mattina Zacchigna alla presentazione dello spettacolo inserito nel programma Trieste Estate 2014 con repliche dal 25 luglio al 3 agosto – una nuova narrazione scenica, che oltre all’impianto narrativo in sé, in questo caso una trama tinta di giallo, si propone di raccontare e rimettere in luce luoghi significativi della città, di cui si sono un po’ perse identità e memoria storica». E difatti, il fil noir della narrazione è strettamente intrecciato alle reali vicende temporali del giardino, di cui Laura Flores, presidente del sodalizio, sa vita, morte e miracoli. E sulle cui ricerche storiche, Zacchigna e Longo hanno infatti cucito lo spettacolo. Palcoscenico di “San Michele. Cronache dal giardino”, l’area giochi del parco, in primis la doppia torretta di legno con passerella sospesa, estemporaneo on stage su cui prenderanno vita i personaggi interpretati da Massimiliano Borghesi, Elke Burul, Adriano Giraldi, Nikla Petruska Panizon, Paola Saitta e Maurizio Zacchigna. «Un giardino che ha vissuto momenti di splendore ma anche di miseria e abbandono totale e che sarebbe stato un delitto non riqualificare», ha aggiunto Flores, che nei quasi quindici anni di gestione lo ha trasformato da parco perlopiù cementificato in oasi verde. Un’operazione di progettazione partecipata con il Comune, per rimediare al lungo periodo di degrado negli anni ’70 di tutto il rione di Cavana, fino alla lenta rinascita di Cittavecchia. Per informazioni e prenotazioni chiamare il numero 370-3252356, oppure visitare la pagina Facebook di Casa del Lavoratore Teatrale. Ingresso e biglietteria solo ed esclusivamente da via della Cattedrale e non da via San Michele.

Patrizia Piccione

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