Paolo Rossi le canta come Gaber e Jannacci

Domani al “Pasolini” di Cervignano l’attore in uno spettacolo di teatro-canzone in omaggio all’amico Gianmaria Testa
Di Gabriele Sala

CERVIGNANO. Doppio appuntamento con gli spettacoli del cartellone 2016/’17 del Teatro Pasolini di Cervignano. Si comincia oggi (alle 21) con il sax in black del padre del “neapolitan power”: James Senese, assieme alla sua storica band, Napoli Centrale, in un concerto venato di sfumature funk, jazz e world .

Domani invece, sempre alla 21, è la volta del concerto-spettacolo di Paolo Rossi, “RossinTesta”, nel quale l’attore monfalconese canta le canzoni dell’amico e collega di palcoscenico Gianmaria Testa, alcune delle quali inedite, accompagnato dal chitarrista Emanuele Dell’Aquila e dai Virtuosi del Carso.

Proposto in compartecipazione tra le stagioni di musica e di teatro, curate rispettivamente da Euritmica e da Css Teatro stabile d’innovazione del Fvg, RossinTesta sarebbe dovuto andare in scena come apertura della stagione dei vent’anni del Pasolini, l’8 novembre scorso; purtroppo, la forte bronchite che ha colpito Paolo Rossi ha fatto sì che venissero annullati e riprogrammati alcuni spettacoli della tournée.

James Senese, figura leggendaria della musica italiana e internazionale e fresco di Targa Tenco per il suo ultimo album ‘O Sanghe (che è anche il titolo del tour che fa tappa a Cervignano) è considerato uno dei padri del “neapolitan power”, ed è stato grande amico e sodale di Pino Daniele. Per realizzare il disco e portarlo in tournée in tutta Italia, Senese ha rimesso in piedi una specie di best of delle formazioni storiche dei Napoli Centrale, con Ernesto Vitolo alle tastiere, Gigi De Rienzo al basso e Agostino Marangolo alla batteria.

RossinTesta, invece racconta un’altra storia di amicizia e di stima professionale reciproca: quella tra Paolo Rossi e Gianmaria Testa, il cantautore delle Langhe scomparso a marzo di quest’anno. Paolo ama ricordare così la sua amicizia con Gianmaria: tanto riservato, razionale e preciso l’uno, quanto estroverso, stralunato e caotico l’altro! In contrapposizione ma proprio per questo complementari.

Uno completava l’altro, in un equilibrio perfetto. Poco prima di morire, Gianmaria aveva consegnato a Paolo un cd di canzoni inedite, tra cui una, in particolare, dedicata all’amico attore, La maschera di Arlecchino: «È tutta la vita che abito un altro e da tutta la vita mi chiedo quell’altro chissà cosa pensa, quando pensa di me». Rossi canterà questa canzone, assieme a molte altre inedite, nel corso dello spettacolo. RossinTesta è uno spettacolo di teatro-canzone, nella scia di Gaber e Jannacci, che tratta quattro diversi temi: il teatro, le donne, il sociale e un omaggio a Jannacci, amatissimo da entrambi. In scena con l’attore monfalconese, i musicisti Emanuele dell’Aquila (chitarra) e i Virtuosi del Carso (Stefano Bembi, Bika Blasko, Alex Orciari e Roberto Paglieri), in un allestimento particolarmente curato con il disegno luci di Andrea Violato ed una scenografia essenziale ma di grande impatto visivo, realizzata dal pittore Valerio Berruti, artista piemontese, molto vicino a Testa.

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