Per la prima della Scala online due milioni 600mila spettatori

milano
Ha convinto il pubblico la prima televisiva della Scala. “...A riveder le stelle” lo spettacolo senza pubblico per le norme anticovid andato in diretta su Rai 1 lunedì sera ha raccolto davanti allo schermo 2 milioni 608 mila spettatori, con uno share del 14,7%. Il numero di spettatori è poco al di sotto del record assoluto segnato da Tosca lo scorso anno (2 milioni 850 mila spettatori) con la differenza che allora l'opera andò in scena di sabato e un'ora più tardi. Il picco di spettatori è stato di 3.160.000 alle 19.46, per il finale con “Tutto cangia” dal Guglielmo Tell di Rossini, mentre il picco di share (19,1%) è stato alle 17.07 quando i lavoratori del teatro, non solo coro e orchestra ma anche le maestranze, hanno eseguito insieme l'inno Mameli. «Anche quest'anno sono stati moltissimi gli italiani che hanno seguito la serata su Rai1, Radio3 e Raiplay»: è soddisfatto il sovrintendente della Scala Dominique Meyer degli ascolti in Italia, in attesa dei dati definitivi dall’estero. «Quando siamo stati costretti dalla pandemia a sospendere le prove di Lucia di Lammermoor ci siamo immediatamente messi al lavoro per trovare una soluzione. Insieme alla mia squadra - ricorda - abbiamo chiamato tutti i più grandi cantanti e con il direttore musicale Riccardo Chailly abbiamo disegnato il programma, mentre Davide Livermore ha subito accettato di creare uno spettacolo di livello e Manuel Legris ha creato una nuova coreografia. Tutta la famiglia della Scala, l'Orchestra, il Coro, il Ballo, i tecnici, gli uffici, ha lavorato intensamente perché il Teatro fosse presente anche a questo Sant'Ambrogio». Non è sorpreso del successo il regista Livermore. «Era una speranza, non una certezza - dice - ma non mi sento dire che sono sorpreso perché c'è un'Italia sanissima che ha voglia di riconoscersi in certi valori, che sono di tutti. Voglio comunque tornare a fare opera e teatro dal vivo», aggiunge, anche se potrebbe riproporre questo format che unisce grandi stelle della lirica e arie importanti per un «Live Aid dell'opera» a sostegno di realtà culturali che sono in difficoltà. —
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