Pesci e sirene nel magico Adriatico di Fabio de Visintini

Allo Spaziocavana la personale dell’artista dal titolo “Superficie  e Profondità” aperta fino al 31 ottobre



Colore quale richiamo, figura quale leggerezza, la mostra di Fabio de Visintini presso lo Spaziocavana in Via San Sebastiano, 1 a Trieste ammalia l’osservatore come il canto melodioso delle sirene sugli scogli rischiarati dal sole. Il riferimento al mare è voluto in quanto i soggetti dei dipinti sono i pesci dell’Adriatico.

Nell’accogliente location di Zinelli&Perizzi le opere, interagiscono con gli arredi in una commistione dialogante e arricchente.

La personale dal titolo “Superficie e Profondità” gioca sulla giustapposizione di concetti discordanti che vogliono porre l’attenzione sull’attualità della vita moderna.

«La cultura del tempo – dice l’artista - ti invita a balzare rapido sull’onda, evitando l’approfondimento, quasi ne mancasse il tempo... e allora via, meglio accelerare e planare in cerca di una felicità effimera! Ma il tempo mancante è spesso un alibi e la profondità ci fa sempre più paura».

«Però magari si - continua l’artista - può affrontare con un po’ di leggerezza, basta vederla con occhi diversi, con un po’ di ironia, tra realtà e immaginazione, con un po’ di colore...».

I pesci sono i soggetti ma è la commistione di colore e figura ad attrarre lo sguardo, il rosso, il celeste, il giallo, il nero, il blu raccontano di una quotidianità che ha tratti di brillantezza in un contesto opaco.

La provocazione gioiosa, ironica muove le corde del suo creare per la personale ideata appositamente per questo contesto, de Visintin proviene dalla fotografia, attraversa l’informale per poi approdare, oggi, ad una pittura che vive ancora come uno scatto, con la precisione, con il formato – rigorosamente quadrato – con il gioco del colore.

Il suo astrattismo aveva toni scuri, il tratto segnico era volutamente introspettivo, in quest’ultima produzione la ricerca si sposta dall’interno all’esterno portando con se il senso di interiorità che questa volta si maschera con colori accesi ma non è sopita. I pesci tutti brillanti, dall’argento all’oro sono sberleffi dell’apparire, che con la propria lucentezza quasi tridimensionale accolgono sardonici chi in essi vede la sola superficie. Perché la vita vera si manifesta sempre sotto la superificie.

I fondi di acrilico contengono le striature delle figure e ne delineano i riflessi dell’acqua; la mostra tutta, vista da fuori, nel buio della notte, quando le uniche luci sono quelle sui dipinti, appare quasi un acquario con le opere sospese, i pesci si muovono nello spazio e nuotano da un luogo all’altro conquistando ampiezze e confini.

La mostra di Fabio de Visintini presso lo Spaziocavana sarà visitabile fino al 31 ottobre. —



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