“Piccole Donne”, Jo e sorelle da Broadway al Rossetti

Sara Del Sal



La stagione del Musical, al Rossetti, entra nel vivo, stasera alle 20.30, e domani (stessa ora) con il debutto di Piccole Donne. Un musical originale, con la partitura di Jason Howland, libretto di Allan Knee e liriche di Mindi Dickstein, che ha debuttato a Broadway nel 2005 e che arriva in Italia grazie alla Compagnia dell’Alba con la regia e le coreografie di Fabrizio Angelini che sarà anche in scena nel ruolo di Fritz Baher. «Sono felicissimo di ritornare al Rossetti. Abbiamo sempre avuto una accoglienza meravigliosa in città e siamo convinti che anche questo spettacolo piacerà», spiega Angelini. «Ho due sorelle, - aggiunge - quindi il romanzo l’ho letto da piccolo. Apparentemente può sembrare datato ma racchiude in sé una grande modernità, con queste ragazze tra le quali c’è Jo, una femminista ante litteram. Questo aspetto viene molto evidenziato nello spettacolo che acquista così una modernità in un impianto che coniuga costumi d’epoca e musiche pop».

Una storia, quella scritta da Louisa May Alcott, che ha anche un sequel: “Piccole donne crescono”. «Il musical fonde i due libri - spiega Angelini - partendo proprio da Jo, ormai scrittrice affermata, che rivive il suo passato. Abbiamo pensato a una scenografia particolare, creando un luogo che sta proprio nella sua testa, attraverso il quale rivive i suoi ricordi della vita in famiglia». Uno spettacolo ricco, in cui i dieci artisti in scena dovranno dimostrare le loro capacità attoriali, perché sono numerose le scene in cui la recitazione diviene fondamentale. «Quando abbiamo iniziato a valutare l’idea di portarlo in Italia - ice ancora Angelini -, io e il mio socio Gabriele de Guglielmo, ci siamo chiesti se avesse ancora un impatto sul pubblico, e siamo rimasti sorpresi dalla risposta. Sono moltissime le persone che hanno letto i libri o che conoscono la storia dai film, e ora sono curioso della risposta di una città colta come Trieste». Sul palco, una compagnia affiatata: «Io controllo tutto - dice il regista -, mi occupo ormai di tutto, dalla grafica al cast, ma punto sempre sulla qualità. Siamo una piccola compagnia che sta molto attenta alle proposte che porta in scena e che cerca di farlo mantenendo sempre una grande armonia». Angelini ha vanta una lunga carriera nel musical, a cominciare dal «primo A chorus line, ho rinunciato al posto di ballerino al Teatro dell’Opera di Roma per poterlo fare, perché amavo il musical e volevo farlo».«Prendevo lezioni di canto e recitazione - continua - , ero formato nella danza, che oggi invece sta scomparendo, e così mi sono preparato per fare un genere di spettacolo che non esisteva in Italia. Oggi almeno ci sono le scuole di musical, che preparano i ragazzi, e il pubblico ha dimostrato di amare il musical». Domani sera, dopo lo spettacolo, verrà consegnato il 18° Premio Nazionale Sandro Massimini a Flavio Gismondi, che interpreta Laurie, dall’Associazione Internazionale dell’Operetta Fvg. Sarà un momento speciale per riconoscere la carriera di un giovane che da Spring Awakening a Jersey Boys, si è sempre distinto anche sul palco del Rossetti. —



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