Pinocchio come Achille Lauro si muove a tempo di rap e trap

Giovane, fresco e con una splendida storia d’amore. Sarà una grande sorpresa Pinocchio Reloaded, il musical che da stasera a domenica farà tappa al Rossetti.
Inserito nel cartellone musical dello Stabile regionale, lo spettacolo si avvale della regia di Maurizio Colombi, che ha all’attivo titoli come We will Rock You, Rapunzel e Peter Pan.
«Questo spettacolo è molto diverso da Peter Pan - spiega Colombi -. Innanzitutto partiamo da una storia molto diversa, anche se i due spettacoli si avvalgono delle musiche di Edoardo Bennato. In entrambi i casi il punto di partenza sono i suoi album ma in questo caso abbiamo preso inevitabilmente una direzione diversa. La magia, il sogno e il volo che appassionano in Peter Pan, lasciano spazio a personaggi molto diversi, scritti da Collodi, cui vengono inflitte delle punizioni spesso molto crudeli».
Colombi, come immaginare quindi Pinocchio in un modo innovativo, trovando una via diversa per raccontare le sue avventure?
«A me piace riscrivere le storie che porto in scena e in questo caso avevo in mente qualcosa di nuovo, che non si fosse mai visto prima in Italia. Volevo qualcosa che arrivasse in modo particolare ai giovani e ho creato un sequel, in cui Pinocchio ormai ragazzo in carne e ossa recita la sua storia a teatro».
Un burattino senza fili che è diventato un bambino con dei fili...
«Esatto, tutti noi viviamo appesi a dei fili anche se non ce ne rendiamo sempre conto. Non solo, diventa per noi molto complicato imparare a districarci in molte situazioni e sicuramente non accetteremmo di lasciarceli tagliare abbandonando le nostre consapevolezze. Pinocchio invece viene avvicinato dall’uomo dei fili che gli offre l’opportunità di tornare un burattino, libero da tutto e lui accetta. A quel punto vede il mondo in modo diverso. Lucignolo diventa una ragazza, il gatto e la volpe sono due influencer, il Mangiafuoco è una drag queen, il Grillo parlante sta sulla sedia a rotelle e Geppetto è un simpatico biker che gira con la sua Harley. Lucignolo è una bellissima ragazza che si innamora di Pinocchio arrivando a sacrificare la sua vita per lui».
Un finale tragico?
«No, perchè ci penserà la fata a far trionfare l’amore. La fata è l’unico personaggio femminile del romanzo di Collodi. Ho scelto quindi di lasciarla abbastanza simile anche se la ho resa un po’ più dispettosa».
Ma non è che questo Pinocchio, da sempre alle prese con le bugie, ricorda fisicamente Achille Lauro?
«Jordan Carletti, che interpreta Pinocchio, è figlio di acrobati, è giovanissimo e forse un po’ può ricordarlo, ma ammetto che per me questo accostamento è molto interessante. La musica di Lauro è quella che ascoltano i giovanissimi, e proprio in chiave house music, rap e trap ho voluto che venissero riarrangiate alcune canzoni di Bennato. Le stesse coreografie nascono dalla contaminazione di diversi stili».
Per la seconda volta lei porta a teatro le musiche del cantautore napoletano...
«Amo Bennato da sempre. Da giovane mi divertivo a esibirmi per strada cercando di imitarlo, quindi conosco molto bene tutti i suoi lavori e vedrete come in questo spettacolo ho inserito anche qualche brano che non appartiene a “Burattino senza fili”». —
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