Poffabro, tanti presepi nel piccolo gioiello delle Dolomiti friulane

Poffabro, "presepe tra i presepi", fu definita dal pittore friulano Armando Pizzinato, «l'esempio di architettura spontanea più fantasiosa e razionale delle Prealpi». Grazie al privilegio di una spiccata sensibilità artistica, Pizzinato riconobbe la bellezza di questa piccola gemma incastonata nel cuore delle Dolomiti friulane, uno dei tanti gioielli di cui il Friuli Venezia Giulia va fiero, famoso per la sua architettura rurale, con le tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, tanto da essere stato incluso, nel 2003, nei cento borghi più belli d'Italia. Fino al 1888, per centinaia di anni, questi centri abitati - compresa Frisanco, di cui Poffabro è frazione - rimasero isolati dai paesi a valle, a causa delle montagne che li circondano. Si sono così sviluppate storie e tradizioni uniche. Le loro case sono ancor oggi unite l'una alle altre da passerelle in legno, che si sviluppano per diversi metri e su più piani. La gente del luogo racconta che questa specie di "strade rialzate" servivano agli abitanti del luogo per potersi muovere la sera in sicurezza, poiché le vie paesane erano infestate da lupi che scendevano dai monti.
A Poffabro non vi sono edifici 'padronali' che si evolvono in maestosi palazzi, la sua originalità e bellezza si svolge tutta in case che una volta erano povere e rustiche, frutto della praticità contadina. I ballatori di legno sono giunti originali fino a oggi. E tra questi cortiletti, tra le finestre e i porticati, a Natale vengono installati dei piccoli presepi, non di grande qualità "artistica", ma di grande suggestione e sobrietà, ancora più apprezzabili poiché realizzati dalle mani dei residenti. Ce ne sono moltissimi e sparsi ovunque.
La visita in Val Tramontina, nel comprensorio delle Dolomiti friulane, rappresenta una meta ideale per l'escursionismo di tipo naturalistico e il trekking, garantiti da un'adeguata rete di sentieri e da un buon numero di strutture d'appoggio. L'escursione potrà terminare con una tappa al Centro visite del Parco e alla mostra dell'arte casearia e reperti fossili. Il centro sorge in quelli che furono, fino ai primi anni Novanta, i locali della Latteria turnaria di Poffabro. Vi venivano lavorati circa sette quintali di latte al giorno.
Chi volesse percorrere il sentiero della via Crucis che unisce Poffabro al monastero di Santa Maria, lo farà attraverso un percorso scandito da bassorilievi in pietra dall'artista Giovanni Padovan. In tema di mestieri antichi, è interessante il museo "Da li mans di Carlin" a Frisanco, nell'ex latteria in Piazza Pognici. Vi si possono osservare varie costruzioni in miniatura rappresentanti le attività tradizionali come la fabbricazione della calce, la preparazione di tavole, la carbonaia, il mulino, lo stavolo, il battiferro, la latteria, la stalla, l'uccellanda.
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