Psicanalizzati al San Marco. E il caffè diventa curativo

Come si svolge una seduta di psicoterapia e quali dinamiche relazionali s’instaurano tra analista e paziente? Come ci si sente a stare distesi sul classico lettino del dottor Freud a frugare nelle infinite stanze labirintiche della propria mente? Nevrosi ossessive, traumi rimossi, dissonanze cognitive, il famoso “transfert”: un glossario non esclusivamente frequentato da addetti ai lavori, come dimostra il successo del format televisivo “In treatment”, versione americana e traduzione della serie israeliana “Be Tipul”, sbarcata anche in Italia con il titolo “In analisi”, con Sergio Castellitto in versione strizzacervelli.
Plot della serie tv, le sedute di psicoterapia – ogni puntata un caso clinico diverso – e soprattutto il rapporto tra analista e paziente. A commentare e analizzare gli episodi, gli psicoanalisti della Società psicoanalitica italiana (centro del Veneto, che raggruppa i professionisti di Fvg, Veneto e Trentino Alto Adige) nel corso delle conversazioni a cadenza mensile di “La psiche al caffè” al Caffè San Marco. Oggi, alle 17.30 (con ingresso libero), nuova puntata con la fiction sulla psicoterapia preceduta da un inquadramento sul tema trattato a cura di Paolo Fonda, seguito dal dibattito tra il pubblico e gli analisti della Spi. Del resto, quale location migliore per una passeggiata nel mondo della psiche e dintorni dello storico caffè frequentato negli anni ’20 dallo psicoanalista triestino Edoardo Weiss? Il brillante allievo di Sigmund Freud “importò”, infatti, da Vienna nel 1919 la psicanalisi in Italia, oltre a fondare la blasonata Società psicoanalitica italiana, costola tricolore di quella viennese.
«Trieste grazie a Weiss è senza ombra di dubbio la “città della psicoanalisi”, in cui sono state scritte pagine fondamentali per la storia della conoscenza e della metodologia psicoterapeutica», commenta Cristina Bertogna, tra gli analisti dell’incontro a cui prenderanno inoltre parte Francesco Agosta, Silvia Sas, Ambra Cusin, Ettore Jogan, Patrizia Montagner, Vlasta Polojaz e Maria Tallandini. In primo piano quindi la psiche umana e i suoi misteriosi intrecci, vista attraverso il fil rouge delle puntate di “In treatment”. «Non conferenze per addetti ai lavori né tantomeno incontri a senso unico», puntualizza Fonda, che condurrà il pomeriggio psicoanalitico sulle tracce di Weiss. «Anzi – aggiunge il terapeuta triestino – lo scopo è coinvolgere il pubblico nella conoscenza di tematiche che suscitano interesse ma di cui si sente parlare poco fuori dallo studio degli analisti». Al centro della puntata di “In treatment” di oggi, il rapporto conflittuale e irrisolto tra una figlia, la paziente del terapeuta interpretato da Gabriel Byrne, e il padre.
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