Red carpet scintillante per la prima triestina del Ragazzo invisibile 2
Gabriele Salvatores e Ludovico Girardello ospiti d’onore In sala con cast e troupe anche Mizzi, Bussani e Zerbinati

Foto Bruni 28.12.2017 Salvadores:La prima de "il ragazzo invisibile 2"
TRIESTE. Trieste non è Gotham City ma sullo schermo è perfetta per avere un supereroe, i cattivi da sconfiggere, una bella dose di scontri spettacolari e addirittura una battaglia epica a colpi di superpoteri nell’ex Gasometro. A trasformare la città è stato ancora una volta Gabriele Salvatores nel secondo capitolo della sua saga su “Il ragazzo invisibile”, che il regista Premio Oscar ha presentato ieri al cinema The Space di Trieste in anteprima nazionale insieme al protagonista Ludovico Girardello e alla produttrice di Indigo Film Francesca Cima.
“Il ragazzo invisibile–Seconda generazione”, girato quasi interamente a Trieste, sarà nei cinema italiani dal 4 gennaio, ma intanto il suo primissimo pubblico è stato quello triestino, con tanto di red carpet: circa 260 persone a invito, tutto esaurito in sala. «Purtroppo il periodo natalizio ha impedito di avere tre sale come nel 2014, alla presentazione del primo film: le avremmo riempite tutte», ha spiegato Federico Poillucci della Fvg Film Commission. Una seconda opportunità per vedere in anteprima il film è oggi al Visionario di Udine, alle 17.30, per inviti e prevendite.
In sala ieri sera era presente parte della troupe triestina, oltre alla scenografa Rita Rabassini e gli altri interpreti Enea Barozzi (Brando), Filippo Valese (Martino) e parte della quota locale del cast, come la giovane Assil Kandil (Candela), Alessandro Mizzi, Laura Bussani e Ivan Zerbinati. «Considerando anche il primo film, ho dedicato al “Ragazzo Invisibile” sei anni della mia vita», ha detto Salvatores. «Avrei potuto fare film che andavano ai festival, di più facile consenso. Invece è bello proprio provare a fare cose nuove. Forse abbiamo aperto una crepa nella pigrizia del cinema italiano negli ultimi anni». Aggiunge Cima: «Se ci saranno nuovi fantasy anche in Italia, la nostra scommessa è servita. Siamo in un momento delicato: le nuove piattaforme dominano sempre di più il mercato. I piccoli produttori rispetto ad America, Cina e India dovranno cercare di sopravvivere creando un nuovo pubblico, un nuovo immaginario».
La chiave forse sta proprio in quel “Seconda generazione” del titolo. «Nel film gli Speciali adulti se usano il superpotere si ammalano, mentre quelli della seconda generazione no. È un mio segno di fiducia nei ragazzi», dice Salvatores. In controluce alla storia del supereroe teenager, sono tanti i temi che si possono leggere nel film: «la diversità considerata prerogativa di mostri, la paura del diverso, la voglia di vendetta di un gruppo di persone considerate scomode. E poi il terrorismo, che però nel film è solo un tema sfiorato», spiega il regista.
“Il ragazzo invisibile–Seconda generazione” può piacere o meno, ma segna una svolta nel cinema italiano: è la prima saga fantasy nostrana su un personaggio che cresce di film in film, fa parte di un progetto crossmediale con un romanzo (Salani) e una graphic novel (Panini), ed è il film italiano che usa in modo più spettacolare e organico effetti speciali di alto livello.
Il finale è aperto, e niente esclude un terzo capitolo. Ludovico nel frattempo è diventato un vero attore di 17 anni, che ha proseguito nel teatro e sarà anche nel prossimo film di Mario Martone “Capri-Batterie”. Nel film tiene testa a Valeria Golino e Ksenia Rappoport eppure non si fa sconti: «Non mi piaccio sempre, soprattutto dal punto di vista tecnico. Michele ed io siamo due cose molto diverse, ma le emozioni che prova questo personaggio le conosco bene, perché le ho vissute anch’io».
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