Reese Witherspoon corre per l’Oscar con il trekking della randagia Cheryl

ROMA. Oltre 1700 km percorsi in 94 giorni a piedi e in solitaria, dalla California allo Stato di Washington sul proibitivo sentiero di trekking Pacific Crest Trail (più di 4280 km totali, attraverso...

ROMA. Oltre 1700 km percorsi in 94 giorni a piedi e in solitaria, dalla California allo Stato di Washington sul proibitivo sentiero di trekking Pacific Crest Trail (più di 4280 km totali, attraverso 25 foreste e sette parchi nazionali). È il percorso compiuto nel 1995 dalla 26enne Cheryl Strayed, ex tossicodipendente, fresca di divorzio e devastata dalla morte della madre. Un viaggio di rinascita, raccontato dalla scrittrice nel 2012 in un libro di memorie bestseller (in Italia edito da Piemme), che arriva al cinema in “Wild” di Jean-Marc Vallee, in Italia dal 2 aprile con Fox Searchlight Pictures. Protagonista e produttrice Reese Witherspoon, che per la sua performance ha conquistato la seconda nomination all'Oscar, a nove anni dalla statuetta vinta per “Walk the line”. L'attrice ha opzionato il libro (oltre un milione e 750mila copie vendute, ndr) poco prima della pubblicazione: «Ne ho letta la prima metà in aereo ed ero in lacrime» spiega. Per rispettare appieno il racconto e l'autrice, la regia è stata affidata al canadese Jean-Marc Vallee (Dallas Buyers Club) e lo script al pluripremiato romanziere e sceneggiatore Nick Hornby, che ha amato della Strayed «l'ottimismo, la determinazione a trovare la luce anche quando la fonte sembrava molto lontana, il suo profondo legame con le arti, la musica e i libri».

Reese Witherspoon e Jean-Marc Vallee hanno voluto coinvolgere dall'inizio della lavorazione Cheryl Strayed (cognome traducibile con 'randagia’, 'smarrita’, assunto ufficialmente dall'autrice nel 1995), che è stata costantemente presente sul set. Cheryl, a cui viene l'idea del viaggio trovando per caso un libro sul Pacific Crest Trail in un'edicola, vuole ridare alla sua vita una direzione, persa a causa della morte, a soli 45 anni dell'amatissima madre Bobbi (una strepitosa Laura Dern, anche lei nominata all'Oscar), solare e positiva, che aveva cresciuto i figli da sola, dopo essere fuggita da un marito violento. Un lutto che aveva portato la ragazza a diventare eroinomane e a tradire ripetutamente il marito Paul (Thomas Sadoski) da cui divorzia.

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