Rick Wakeman e gli storici New Trolls a Trieste

Nomi storici, pagine fondamentali del Progressive in auge in Italia e nel mondo dagli anni ’70. I nostalgici degli album "concept" e delle suite in salsa sinfonica questa volta possono fregarsi le mani e preparare i vecchi lp per corredarli con gli autografi di rito. L'edizione numero XV del Trieste Summer Rock Festival propone artisti entrati nel mito del genere, a partire dal tastierista Rick Wakeman, atteso al Castello di San Giusto per un recital per pianoforte solista nella serata di sabato 4 agosto, con ingresso libero. Il cartellone della rassegna organizzata da "Musica Libera", con il sostegno del Comune di Trieste e della Fondazione CRTrieste, guarda quest'anno anche ad alcune fioriture Prog italiane, come i Sant Just, con Jenny e Alan Sorrenti (2 agosto) e ai New Trolls, anzi, una componente della matrice storica (3 agosto, a pagamento). A completare il quadro arrivano anche i concerti del 5 e 20 agosto: prima data i Pink Over, la band tributo dei Pink Floyd, con la sua interpretazione di "The Wall" (a pagamento), e poi "Jesus Christ Superstar", forse la più celebre tra le rock opera, anch’essa a pagamento, con l'adattamento a cura dei Remitur, compagnia che pesca gli interpreti tra la regione e il Veneto e capitanata dal triestino Leonardo Zannier, qui nel ruolo fondamentale di Giuda.
In primo piano quindi Rick Wakeman. Per chi ha amato il Progressive sin dai prodromi degli anni '70, è stato un riferimento assoluto, se non altro per una sorta di "disputa" ideale tra lui e Keith Emerson, i due tastieristi che interpretarono il nuovo scenario dell'epoca con le tinte sinfoniche e con sonorità innovative derivanti dall'organo Hammond, dal Mellotron e dal Moog. Barocco, sfarzoso, virtuoso e colorito nelle sue ricerche e nelle rappresentazioni dal vivo, Rick Wakeman non si è mai risparmiato in carriera, percorrendo i canali Progressive all'interno di gruppi culto come Strawbs e Yes, lavorando a fianco di artisti come Bowie, Elton John, Lou Reed e Black Sabbath, ma risultando un solista prolifico come pochi, dall'alto di una novantina di album in studio, senza contare i "live" e le raccolte.
Le sue opere maggiori? Difficile scegliere, di certo il popolo del Prog incornicia il trittico "The six wives of Henry VIII", "Journey to the centre of the earth" e "The myths and legend of King Artur", fondamentali per una collezione che si rispetti. Una curiosità. Le note di Rick Wakeman hanno accompagnato album anche in lingua napoletana, vedi "Stella Bianca alla corte di Re Ferdinando", lavoro concepito nel 1999 con Mario Fasciano.
Il quadro del Summer Festival attinge anche dal Prog "made in Italy". Suggestiva la riproposta dei Sant Just, gruppo venato da tinte folk e psichedeliche, in auge negli anni '70 - l'ep omonimo e "La casa sul lago" - tornato in sala nel 2011 con l'interessante "Prog Explosion". Qui la leader è Jenny Sorrenti, capace di spaziare tra le note partenopee e la tradizione celtica, sorella del più noto Alan Sorrenti, sì, proprio quello di "Noi siamo figli delle stelle", protagonista, prima del richiamo della "Hit Parade", di album Prog di rango (e ci sarà anche lui). A proposito del Prog di marca, a portarlo a San Giusto il 3 agosto ci penserà anche "Of New Trolls", costola dello storico gruppo genovese formato da pilastri Di Palo, chitarra e voce, e dal batterista Belleno (prevendita su www.vivaticket.it).
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