Rinascono i Giardini Reali di Venezia là dove passeggiava la principessa Sissi

Si racconta che l’imperatrice Sissi amasse molto fare lunghe passeggiate da sola nei bellissimi Giardini Reali di Venezia e soffermarsi in un piccolo caffè immerso nel verde. Questi straordinari giardini che si affacciano sul Bacino San Marco sono rinati a nuova vita grazie ad un ambizioso lavoro di restauro durato più di cinque anni promosso dalla Venice Gardens Foundation e sostenuto da Assicurazioni Generali.
Uniti inizialmente solo da un ponte levatoio agli appartamenti imperiali, i Giardini Reali nascono come corollario al progetto di riforma dell’Area Marciana voluto da Napoleone e iniziato con la demolizione della Chiesa di San Geminiano e la costruzione dell’Ala Napoleonica. Sorti nel primo decennio dell’800, dopo l’abbattimento di antichi granai, come prolungamento delle residenze dei nuovi dominatori, i giardini Reali conobbero nel tempo varie trasformazioni con l’inserimento di un viale alberato lungo il Bacino di San Marco, di parterres geometrici e di ben due boschetti alle estremità, oltre che di una Serra con agrumi e di un Padiglione neoclassico, il così detto Cafehaus. Nel 1857 per volontà dell’Arciduca Ferdinando Massimiliano il viale lungo la riva fu separato dai Giardini e aperto al pubblico, cosa che, dicono le cronache di allora, dispiacque molto a Sissi, mentre l’area verde restò ad uso esclusivo della Corte.
Nel tardo ’800 i Giardini furono completamente trasformati, lasciando l’impianto geometrico in favore di quello “all’inglese” con l’aggiunta di una lunghissima pergola in ferro e ghisa. Solo nel 1920 vennero interamente aperti al pubblico e dati in consegna al Comune. Tra il 1939 e il 1940, l’area verde ritornò nuovamente ad un disegno geometrico e regolare in aderenza allo stile “all’italiana”.
Molto amati e frequentati dai veneziani, negli ultimi decenni i Giardini di San Marco hanno vissuto un progressivo degrado. Stessa cosa per il ponte levatoio che unisce il piccolo polmone verde alle Procuratie Nuove, sede dei Musei Civici Veneziani.
Per contrastare questo decadimento l’Agenzia del Demanio e la città di Venezia hanno concesso a Venice Gardens Foundation, nata per restaurare e conservare parchi, giardini e beni di interesse storico e artistico, il Compendio Monumentale dei Giardini Reali al fine di curarne il restauro e la conservazione.
A coordinare i lavori delle parti architettoniche, serre comprese, e del verde, gli architetti Alberto Torsello e Paolo Pejrone.
Iniziati nel 2015 i lavori hanno portato a dimora più di diecimila elementi verdi tra alberi ad alto fusto, arbusti, piante erbacee, bulbose e rampicanti, nonché curato alberi e piante preesistenti.
Tra i lavori architettonici più delicati il restauro della serra, ampliata rispetto all’impianto originale per ospitare vari servizi dedicati alla città e le attività culturali della Venice Gardens Fundation.
Ritornato a nuovo splendore anche il Padiglione del Caffè, tanto amato da Sissi, ripristinato nella sua funzione di ristoro per sostenere la manutenzione ordinaria e straordinaria di tutta l’area, e gestito dalla Illy Caffè che «propone un’offerta ricca e diversificata studiata per ogni momento della giornata» . —
Riproduzione riservata © Il Piccolo