Rosie e gli scoiattoli di St. James la fiaba di Simonetta Agnello Hornby

Ambientata a Londra nel giorno della Brexit ha per protagonista una bimba di nove anni e un mondo di animali multietnico



La diversità come ricchezza. Simonetta Agnello Hornby ce la racconta in una storia speciale, “Rosie e gli scoiattoli di St. James”, il suo primo libro per ragazzi scritto a quattro mani con il figlio George Hornby, 48 anni, che arriva in libreria per Giunti con le illustrazioni di Mariolina Camilleri, la figlia del creatore del Commissario Montalbano. L’autrice lo presenterà oggi, alla Lovat di Trieste, alle 17.

Ambientata nella Londra della Brexit, questa fiaba che piace anche agli adulti vede protagonista una bambina di 9 anni, Rosalia Giuffrida-Watson, chiamata Rosie, che ha una mamma giamaicana, Brenda, e un papà siciliano, Bruno, entrambi autisti di autobus.

Il libro ci porta in un mondo fantastico, popolato di animali. Scoiattoli, pellicani, pappagalli verdi, volpi e ratti sono alle prese con una battaglia di sopravvivenza legata alla difesa del territorio in cui vivono: il parco di St. James dove i genitori portano Rosie nel giorno della Brexit. «Rosie non capiva bene cosa fosse, questo Referendum» scrive la Agnello Hornby, scrittrice bestseller, che per oltre trent'anni è stata avvocato dei casi di minori.

La grande avventura prende il via ai piedi di una grande quercia dove un mondo segreto si svela agli occhi di Rosie che rimpicciolisce per ritrovarsi alla fine più grande. Volpi e topi, originari dall'Inghilterra, vogliono «cacciare gli intrusi», cioè riappropriarsi una volta per tutte della loro terra scacciando scoiattoli, pellicani e pappagalli, che a loro volta sono pronti a resistere ad ogni costo. «Gli scoiattoli grigi sono dei nuovi arrivati dall'America. I primi, furono regalati come ornamenti viventi da giardino all'undicesimo duca di Bedford soltanto un secolo e mezzo fa» racconta il custode del parco a Rosie e aggiunge: «con il passare delle stagioni, la colonia dei grigi si espanse sottraendo spazio agli scoiattoli rossi indigeni. Adesso sono dappertutto». I pellicani, invece, «sono arrivati dalla Russia quasi quattro secoli fa».

Rosie immersa in questa situazione, dove anche per gli animali vivere in una società multietnica non è facile, non riesce a non fare domande: «Se ve ne tornate in Russia, dopo così tanto tempo, come fate a sapere che le volpi e i ratti russi non vi cacceranno anche da là?» chiede ai pellicani. Le sue domande diventano stimoli per presidenti e ammiragli del mondo animale, ma deve attenersi alle regole gerarchiche se non vuole rischiare anche lei di essere cacciata. In un percorso circolare tutto finisce sotto la Chioma della quercia, questa volta per la festa della vittoria dei pellicani, degli scoiattoli e dei pappagalli verdi. E alla fine ciò che conta sembra proprio riuscire a stare insieme. «Ma dov'è 'casa per ognuno di noi?» sembrano chiederci George e Simonetta Agnello Hornby, che sta lavorando a un nuovo romanzo che sarà il seguito di “Caffè amaro”. —

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