Salvatores a Trieste presenta il nuovo film “Tutto il mio folle amore” alle Torri d’Europa

Oggi inizia la prevendita dei biglietti per la proiezione del 25 ottobre in coincidenza con l’uscita nelle sale 
Lasorte Trieste 29/09/18 - Savoia, Gabriele Salvatores, Conferenza Stampa Presentazione Film Se ti abbraccio non aver paura
Lasorte Trieste 29/09/18 - Savoia, Gabriele Salvatores, Conferenza Stampa Presentazione Film Se ti abbraccio non aver paura

l’incontro



Dopo tre film girati in città, l’affinità elettiva tra Gabriele Salvatores e Trieste non si è ancora consumata. E il regista la celebrerà venerdì 25 ottobre tornando nel capoluogo giuliano per presentare il suo nuovo film “Tutto il mio folle amore”, girato proprio fra Trieste e i Balcani. Salvatores incontrerà il pubblico prima della proiezione, alle 21 al The Space Cinema nel centro commerciale Torri d’Europa, in una serata organizzata dalla Film Commission Fvg. La prevendita dei biglietti sarà aperta proprio oggi, alle 16, alle casse del cinema. Il film uscirà in tutti i cinema il 24 ottobre e il regista ha già in calendario qualche altra tappa di presentazione a Milano, Roma, Bologna, Venezia. Ma l’appuntamento con Trieste è particolarmente importante, anche dal punto di vista emotivo. «Sono molto contento di tornare nella “mia” Trieste, della quale peraltro sono cittadino onorario (ride, ndr.). E sono felice anche di rivedere la troupe con cui ho diviso questa bellissima fatica», ha dichiarato il regista. Perché a “Tutto il mio folle amore” hanno lavorato una ventina di maestranze locali, al seguito dei protagonisti che la sceneggiatura porta in viaggio fra Trieste, la Slovenia e la Croazia. “Tutto il mio folle amore”, già presentato fuori concorso alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, racconta infatti di Willi (Claudio Santamaria), cantante di matrimoni che sbarca il lunario in giro per i Balcani, tanto da essere denominato “il Modugno della Dalmazia”. Facendo tappa a Trieste decide di andare a conoscere il figlio Vincent (Giulio Pranno), che non ha mai visto. Non sa che Vincent, cresciuto dalla madre (Valeria Golino) e dal patrigno (Diego Abatantuono), è autistico. E quando, ripartito per la sua tournée, Willi si accorge che il ragazzo si è nascosto nella sua auto, decide di portarlo con sé per un paio di tappe. Inseguito, a distanza, dalla madre e dal patrigno che cercano di recuperarlo. Un road movie, dunque, ma soprattutto un viaggio alla riscoperta di se stessi e della propria capacità di amare senza giudicare. È il terzo film di Salvatores a Trieste, dopo i due capitoli fantasy di “Il ragazzo invisibile”, e il quarto girato in regione, compreso “Come Dio comanda” del 2008, girato in Friuli. Questa volta le location sono il Bagno Ausonia, immortalato in un pittoresco “ballo degli ufficiali” al quale Willi canta appunto “Vincent”, la canzone di Don McLean che ha ispirato titolo e nome del protagonista, più una villa a Grignano (nella finzione la casa della coppia Golino/Abatantuono), la palestra dell’Istituto Volta, il bar dello Scalo Legnami, il confine di Jamiano. Il resto delle riprese sono state effettuate sul Carso sloveno e nella parte desertica dell’isola di Pag, in Croazia, per un totale di quasi nove settimane. Chissà se Salvatores ripenserà ancora, in futuro, a un film girato in Friuli Venezia Giulia. Intanto, dopo la presentazione triestina, ha intenzione di fermarsi qualche giorno per rivedere qualche amico.

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