Sanremo, Baglioni non esclude il bis

SANREMO. Da sacrestano del festival Claudio Baglioni si prepara a «spegnere le candele». Poi, nei prossimi giorni, «penserò a quello che è accaduto, a prendere le distanze, mi chiuderò fra tre o quattro giorni in un studio di registrazione per riprendere un disco del quale non ricordo nulla, perché ho in testa tutte le canzoni di Sanremo, sarà come ritrovare un amico perduto, poi tutto il resto verrà».
Il giorno dopo il Festival vinto da Fabrizio Moro ed Ermal Meta - con la media del 58,3%, ovvero 12 milioni 125 mila spettatori, ha totalizzato il secondo miglior risultato di share per la finale dal 2002, quando Pippo Baudo con Manuela Arcuri e Vittoria Belvedere arrivò al 62,66% - Baglioni in sala stampa è stato omaggiato con un enorme mazzo di rose rosse dal direttore di Rai Uno Angelo Teodoli, che ha voluto così scherzare sul corteggiamento per un bis alla conduzione. «È un onore e privilegio - ha proseguito Baglioni - essere arrivato in cima alla scala: adesso si ricomincia da capo. Potrei cambiare subito il regolamento, nei prossimi cinque minuti in cui sono ancora direttore artistico, e presentare l'anno prossimo un pezzo per le Nuove Proposte».
Il picco di ascolto della serata finale è stato registrato alle 21.42, con 14 milioni 975 mila spettatori, durante l'esibizione di Laura Pausini, bloccata la prima sera da una laringite acuta. All'1.17 lo share ha toccato il 76.57%, con l'annuncio dei vincitori, ed è il dato record di questa edizione. La punta massima in valori assoluti, invece, restano i 17 milioni 171 mila spettatori fatti registrare durante la prima puntata da Fiorello.
«Nessuna rivalsa, solo tanta felicità» hanno commentato Ermal Meta e Fabrizio Moro dopo le accuse di autoplagio per il brano “Non mi avete fatto niente”. «Ci siamo sentiti feriti e attaccati ingiustamente - ammette Meta - ma in questo momento non c'è rancore. È andato tutto al suo posto». «C'è talmente tanta gioia - gli fa eco Moro - che non c'è spazio per altro. Personalmente sono così abituato a superare gli ostacoli e a trasformarli in energia positiva che quello che è successo mi ha dato la forza per interpretazioni migliori».
Un chiarimento, infine, sulla frase infelice. Al termine dell’esibizione sul tema degli 'stranieri in patria’, mentre Pierfrancesco Favino, Fiorella Mannoia e Claudio Baglioni uscivano di scena all'Ariston, si è sentita una parolaccia, 'siete tre stronzi’, come documenta un video andato subito in rete. A sciogliere il giallo ci ha pensato ieri Favino: «Era uno degli autori, particolarmente commosso, che si è lasciato andare a quel commento. Era come dire 'mannaggia a voi’, anche se la frase era più colorita. Ma era solo frutto dell'emozione del momento».
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