Scoprire il Carso sentiero per sentiero

Oltre 200 percorsi illustrati in un volume pubblicato da Transalpina Editrice

Da chi cammina in queste zone è già stata definita la Bibbia del Carso. E, in effetti, la “Guida ai sentieri del Carso triestino, monfalconese e goriziano” di Alessandro Ambrosi, edita da Transalpina Editrice nella collana “Andar de Bora”, è precisa, tecnica ed esaustiva.

Nel corposo volume, che supera abbondantemente le 700 pagine, sono censiti oltre 200 percorsi. “Sentiero per sentiero”, proprio come promesso dalla copertina, ognuno accompagnato da una mappa dettagliata a colori.

Le pagine introduttive, alla cui stesura hanno collaborato anche Patrizia Ferrari, Giorgina Gandolfo Michelini e Ilario Zuppani, parlano invece del territorio e sono interessanti da leggere anche per chi lo conosce già.

Un'opera certosina, insomma, costata oltre un anno di verifiche sul campo e di lavoro editoriale. Realizzata con il patrocinio del Club Alpino Italiano, Regione Friuli Venezia Giulia e Società alpina slovena di Trieste, questa super guida presenta gli oltre sessanta sentieri sul Carso con segnavia Cai, specificando anche dislivelli, lunghezza del percorso e tempo stimato di percorrenza.

Nel testo sono quindi elencati gli ex sentieri Cai, quelli con segnavia Spdt e i percorsi contraddistinti da simboli ancora diversi - che fanno capo itinerari proposti da vari enti o associazioni - o da pannelli informativi. Ma anche dei percorsi esistenti che magari non sono segnalati ma si possono individuare e percorrere con facilità anche senza segnavia.

Ci sono, quindi, delle sezioni dedicate ai sentieri transfrontalieri, a quelli della grande guerra e alle grandi traversate, come l'Alpe Adria Trail o la via Alpina, intraprese soprattutto da stranieri. Chiudono la guida alcuni itinerari ciclo-pedonali, un'interessante bibliografia (con una sezione web) e alcune indicazioni utili su associazioni che si occupano di attività escursionistiche, musei e strutture dove mangiare e dormire lungo i percorsi.

Per orientarsi, ci sono un indice generale ma anche un indice organizzato per zone, così chi è interessato a un'area precisa trova dei suggerimenti sui percorsi che si possono fare nella specifica parte di territorio dove vuole andare.

Le ultime pubblicazioni sulla sentieristica in Carso risalivano a più di dieci anni prima ed erano ormai inutilizzabili perché, nel frattempo, il Cai ha sistemato i percorsi cambiando numerazione dei sentieri, spiega Ambrosi. «All'inizio non pensavo sarebbe stato un lavoro così esteso – racconta l'autore – ma via, via che procedevo, scoprivo altri percorsi, altri segnavia, altri itinerari. Desideravo poi inserire anche alcuni cenni naturalistici, dalla geologia alla botanica, alla fauna che s'incontrano quando si va a camminare. E così le pagine sono aumentate a dismisura».

Non è certo una guida da portarsi dietro, quindi, quanto piuttosto uno strumento che ogni escursionista può adattare alle proprie esigenze, facendo magari una foto col proprio telefonino alla carta e alla descrizione del percorso che quel giorno ha deciso di fare.

«L'ho realizzata – dice Ambrosi – anche pensando a quei trentenni che da piccoli non hanno avuto la fortuna di essere portati sul Carso ma che magari desiderano portarci i propri figli, fare delle gite nella natura. Volevo offrire loro un supporto semplice, ricco di alternative alla passeggiata lungo la solita Napoleonica. A Trieste, ad esempio, ci sono alcuni percorsi molto belli che partono dal cuore della città, con la possibilita` di buoni collegamenti con i mezzi pubblici. Non serve spostare la macchina, o andare chissà dove...».

Questo volume di Ambrosi dimostra, insomma, che c'è un mondo di possibilita letteralmente a pochi passi da noi».

Cristina Favento

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