Se Caravaggio e Van Gogh danno spazio alla notte Man Ray fa la rivoluzione

di Franca Marri
Un bel regalo da farsi in questo periodo natalizio, magari approfittando di qualche giorno di vacanza, potrebbe essere trovare un po' di tempo solo per se stessi, per il puro piacere dei propri occhi, per la cura del proprio, unico pensiero; magari andando a vedere una delle tante mostre d'arte che il nostro territorio, o quello poco distante, possono offrirci.
A cominciare da Trieste dove al Museo Revoltella, fino all'11 gennaio, si può visitare l'esposizione "Enzo Cogno. Antinomie", omaggio ad un artista nato a Palermo nel 1931, protagonista della scena culturale triestina degli anni sessanta, che si è saputo esprimere nella pittura, nell'insegnamento, nel design, nella scenografia sempre con grande originalità e coerenza.
Al Magazzino delle Idee è di scena invece, fino al 28 febbraio, "L'Europa in guerra. Tracce di un secolo breve" con opere di Otto Dix, George Grosz, Kathe Kollwitz, Fernand Leger, Mario Sironi, Giacomo Balla, Giulio Aristide Sartorio, Italico Brass, Fortunato Depero e decine di altre presenze artistiche che tra tele, tempere, disegni, acqueforti indagano nello "shock" determinato dalla guerra.
A Udine c'è tempo fino al 6 gennaio per visitare "Gli ultimi sogni. Udine 1900 - 1914" allestita a Palazzo Morpurgo, dove le fotografie degli Studi Malignani, Pignat e Brisighelli, riportano al passato attraverso le luci, le espressioni e l'atmosfera della belle époque.
A Villa Manin, fino all'11 gennaio, rimarrà aperta la grande retrospettiva dedicata a Man Ray, rivoluzionario artista dadaista, fotografo, pittore, ideatore di oggetti e autore di film sperimentali. Oltre trecento opere vengono a raccontare la sua lunga e movimentata carriera fra Stati Uniti ed Europa, amori e amicizie tra cui quella che lo legò a Marcel Duchamp, con cui condivise la passione per gli scacchi.
Sempre fino all'11 gennaio, alla galleria comunale Harry Bertoia di Pordenone si può visitare la mostra "Ashes / Ceneri" di Pierpaolo Mittica: 150 immagini dure ma al tempo stesso emozionanti che parlano di guerre, nuove schiavitù e disastri ecologici non casuali, certamente non facili da digerire ma da condividere necessariamente.
Ancora a Pordenone alla Galleria d'Arte moderna e contemporanea Armando Pizzinato due mostre ricordano due maestri della pittura del secolo scorso: la prima intitolata "Virgilio Guidi, il destino della figura" mette in evidenza un aspetto tematico come quello della figura, che è stato centrale nell'evoluzione dell'opera dell'artista nato a Roma nel 1891, del quale ricorre il trentesimo anniversario della scomparsa; la seconda "Luigi Vettori. Una eredità spezzata" recupera la vicenda artistica di uno dei più promettenti allievi di Guidi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, nato a Lucia di Piave nel 1913 e morto prematuramente nel 1940 sul fronte greco a Monastir, quota 717. Entrambe le mostre rimarranno aperte fino all'8 marzo.
Spostandosi verso Venezia merita sicuramente una visita l'esposizione attualmente ospitata nelle sale del Museo Correr "La poesia della luce", con oltre 130 straordinari disegni dalla National Gallery of Art di Washington che ripercorrono l'arte e il mito di Venezia, dal Rinascimento all'Ottocento. In mostra i grandi maestri da Mantegna, Bellini, Giorgione e Tiziano fino a Veronese,Tiepolo, Piazzetta, Canaletto e gli stranieri innamorati di Venezia come Callow e Sargent. Fino al 15 marzo.
A Palazzo Grimani prosegue fino all'11 gennaio "Hiroshige. Da Edo a Kyoto: vedute celebri del Giappone", mentre a Palazzo Venier dei Leoni la Collezione Peggy Guggenheim rivisita con un prezioso tributo il contesto delle neoavanguardie nella mostra dedicata ad "Azimut/h", galleria e rivista fondate nel 1959 a Milano da Piero Manzoni ed Enrico Castellani (fino al 19 gennaio).
Palazzo Grassi - François Pinault Foundation propone fino al 6 gennaio la retrospettiva del fotografo Irving Penn e "L'illusione della Luce" con opere di diversi artisti tra cui Dan Flavin, Gilbert & George, Robert Irwin.
Autentica città dell'arte per queste vacanze natalizie si rivela quindi la città di Vicenza con ben sei luoghi espositivi meritevoli di attenzione: a Palazzo Thiene "Capolavori che ritornano. L'Ottocento e il Primo Novecento nella Collezione Banca Popolare di Vicenza", fino all'8 febbraio, propone 50 opere provenienti dalle collezioni venete e toscane dell'Istituto: si scoprono originali vedute di paesaggi ripresi all'aria aperta, gustose scene di genere con momenti di vita quotidiana, malinconici ritratti di fanciulle e un'importante testimonianza del nuovo linguaggio pittorico degli artisti toscani del primo '900.
Il Palladio Museo con "Donato Bramante e l'arte della progettazione" presenta, sempre fino all'8 febbraio, gli studi di Christof Thoenes sui procedimenti di Bramante al tavolo da disegno in una sequenza inedita di disegni interpretativi, insieme a due eccezionali disegni in cui Andrea Palladio studia opere bramantesche e soprattutto il progetto autografo di Bramante per la basilica di San Pietro, noto come Uffizi 20 A, il foglio che ha cambiato il mondo dell'architettura occidentale.
Mercoledì 24 dicembre sono quindi in programma tre straordinarie inaugurazioni: alla Basilica Palladiana si apre al pubblico "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento", curata da Marco Goldin, con 113 opere provenienti da collezioni private e da 30 diversi musei di tutto il mondo, per raccontare la notte quale stato della coscienza e dell'esistenza, come spazio e tempo, esperienza della mente e del corpo; come alba e tramonto.
Dalla notte eterna degli Egizi al nero e grigio assoluti di Rothko; dal tormento mistico di El Greco ai romantici chiari di luna di Friedrich; dalla folgorante follia di Van Gogh alla nuda solitudine di Music.
Sempre per la cura di Marco Goldin, Palazzo Chiericati svelerà "Antonio López García. Il silenzio della realtà. La realtà del silenzio": pitture e sculture dell'artista spagnolo al quale, in questa occasione, viene dedicata anche la prima monografia in lingua italiana. Inoltre, nei suggestivi spazi sotterranei del medesimo Palazzo, si potranno ammirare le visioni notturne dei contemporanei Puglisi, Lacasella, Zuccaro e Massagrande.
Infine, ancora all'interno del complesso della Basilica Palladiana, sempre il 24, si inaugurerà il primo Museo del Gioiello in Italia, per iniziativa di Fiera di Vicenza, con il patrocinio del Comune di Vicenza.
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