Serena Autieri la “Sciantosa” a Udine

L’attrice e cantante martedì al Nuovo con lo spettacolo diretto da Gino Landi

C’è la Napoli che piange e che ride, che soffre e si diverte. Ci sono le musiche immortali della tradizione partenopea suonate dal vivo, il blu del mare in una notte di luna piena, gli occhi incantevoli e soprattutto la voce di Serena Autieri, appassionata regina del palcoscenico. Dopo il debutto al Festival dei Due Mondi di Spoleto, “La Sciantosa–ho scelto un nome eccentrico” arriva al Teatro Nuovo Giovanni da Udine per un’unica data martedì alle 20.45. Sempre il 20 febbraio, alle 17.30, Serena Autieri incontrerà il pubblico nel foyer.

“La Sciantosa–ho scelto un nome eccentrico” è diretto da Gino Landi, firma di innumerevoli spettacoli di grande successo per il cinema, il teatro e la televisione e vede protagonista per la prima volta sul palcoscenico friulano l’attrice e cantante partenopea. «Ho voluto rileggere in chiave nuova e attuale il cafè chantant – racconta Autieri - con un lavoro di ricerca e rivalutazione nel repertorio dei primi del Novecento, dai piu conosciuti e coinvolgenti, quali ‘A tazz’ e cafe, Come facette mammeta, I’ te vurria vasà, sino a perle nascoste come “Serenata napulitana” e “Chiove”, oggi ascoltabili solo con il grammofono a tromba. Ho voluto fortemente mantenere il clima provocatorio e sensuale di quei caffè, e ricreare in teatro quel rapporto senza rete con il pubblico. Nasce così ogni sera uno spettacolo nuovo e allo stesso tempo eterno. In fondo, dai tabarin ai talent show nulla è cambiato. La storia de “La Sciantosa” è una storia che non finirà mai».

Autore dei testi è Vincenzo Incenzo, scrittore e paroliere fra gli altri di Dalla, Endrigo, Vanoni, Venditti e Renato Zero: «Incontrare la sciantosa e il suo “nome eccentrico” vuole dire aprire un baule magico con un immenso tesoro dentro - racconta Incenzo - vuole dire tuffarsi anima e corpo nell’oceano della tradizione classica e allo stesso tempo abbracciare le radici della modernità. “A tazz’ e cafe”, “Come facette mammeta”, “I’ te vurria vasa”, prima di essere meravigliose canzoni sono testimoni e sentinelle di un mondo e di un’epoca da proteggere, di un tempo e di uno spazio in cui germogliano princìpi tutti della cultura dello spettacolo che verrà».

Il pretesto dello spettacolo è la prima grande protagonista di quel mondo, Elvira Donnarumma, una delle più ammirate e amate interpreti della canzone napoletana: «Serena Autieri legge Donnarumma in controluce, sdoganandone la fisicità, recuperata attraverso il gesto e la parola. Gioca con il suo personaggio, lo presenta, lo incarna, lo lascia, lo riprende».

Biglietteria del Teatro aperta martedì 16-19. L’acquisto dei biglietti è possibile online su www.teatroudine.it e www.vivaticket.it e nei punti vivaticket.

Riproduzione riservata © Il Piccolo