Shakespeare va in corto a Trieste con tutta l’ironia di Zoe Pernici



Immaginiamo il vecchio re Lear, che dice il suo monologo. Ma sulle curve della superstrada, dalle parti del Pam, sembra. Proviamo a pensare a Lady Macbeth, che vuole togliersi il sangue dalle mani. Il posto più adatto è il lavandino di casa. Rione Roiano, si suppone.

Si intitolano "Home_Shakes" e secondo Zoe Pernici e Francesco Scarel, che li hanno ideati e realizzati, «sono una serie di corti ironici, prodotti in casa, ispirati ai grandi scritti di William Shakespeare e interpretati dalle voci di attrici e attori da tutta Italia».

Zoe Pernici è un'attrice nata a Trieste e cresciuta alla Scuola di Teatro Paolo Grassi a Milano. Fino a ieri era in tournée con la compagnia Scimone-Sframeli. Francesco Scarel, videomaker, si è formato invece alla Sissa e si occupa di nanotecnologie e comunicazione della scienza. Entrambi amano Shakespeare, evidentemente.

«Non è teatro e non è cinema - spiegano - è una forma di sperimentazione per continuare a creare. È un modo di vivere le parole del grande drammaturgo ora, in questo momento, con tutta la serietà e l'ironia del caso».

L'ironia non manca in questa serie di clip che si possono facilmente trovare su YouTube e su Instagram, due nuovi spazi di sfida per il teatro.

Se Hamlet diventa un Homlet, viene spontaneo pensare a Carmelo Bene, che con le frittatine e il principe di Danimarca andava a braccetto. Ma tante altre trovate sono guizzi originali, genuinamente made in "Home_Shakes" (che tradotti sarebbero anche i frappè fatti in casa). Desdemoka (la sfortunata soccombe accendendo il fornello) e Merluzio (un destino che va dall'Aquario alla padella) danno ai personaggi dell' "Otello" e "Romeo e Giulietta" uno smalto nuovo, parodistico, ma non di goliardia. A interpretarli sono le voci di attrici e di attori capaci di stare a gioco, senza uscire dai binari di uno Shakespeare-sul-serio. E quindi, eccoli, non in palcoscenico, ma affaccendati nei lavori di casa. Lady Macbath, Ariel Gel, King Clear. Per dirla con uno slogan, "il mondo tragico delle gesta quotidiane".

Tra le tante voci, quella di una lady della scena, Ariella Reggio. Ma anche di giovani e meno giovani leve del teatro nazionale. Tra i quali: Orietta Notari, Federica Fracassi, Federica Ombrato, Paola Giannini, Marco Palazzoni, Miriam Russo, Anna Cappellari, Matteo Ciccioli, Luca Mammoli. —

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