“Sidera”, serie horror web/tv la prima che si gira in regione

CERVIGNANO. Questo pomeriggio alle 18, alla Casa della Musica di Cervignano, in occasione della seconda edizione del Cervignano Film Festival, Omar Soffici (produttore), Lorenzo Bianchini (regista) e Piero Tomaselli (ideatore e sceneggiatore), presenteranno il progetto "Sidera", serie web/tv di genere thriller/horror ambientata a Palmanova, che conta sulla partecipazione di numerosi tecnici, professionisti e attori della regione e la cui prima stagione verrà realizzata nei prossimi mesi. Per l'occasione verrà proiettato in anteprima assoluta un promo della serie, prodotto da Collective Pictures in collaborazione con Kowalski Film, Alab e Intech, con il sostegno di Bluenergy e del Comune di Palmanova.
È la prima volta che Lorenzo Bianchini, regista di culto della scena horror indie italiana, si cimenta in un progetto che non nasce dalla sua penna. «È partito tutto da un'idea di Piero Tomaselli - racconta il regista -. Qualche tempo fa mi ha contattato per farmi leggere queste sceneggiature il cui impianto mi ha subito convinto. Sentivo la storia e le atmosfere molto vicine al mio modo di raccontare. Ne abbiamo parlato con Omar Soffici e quest'estate abbiamo cominciato a girare coinvolgendo professionisti di tutta la regione. Un'esperienza gratificante sotto vari aspetti, dalla mobilitazione di tante persone che ci credono, al calore con cui tutti, a Palmanova, ci hanno accolto. Dalle istituzioni alla gente comune».
La sede principale delle riprese è il vecchio ospedale psichiatrico di Sottoselva, in una piccola frazione attigua alla città fortezza. Un luogo dal fascino misterioso, che evoca atmosfere e scenari da incubo. Palmanova stessa, la città che ha la forma di una stella a nove punte e di cui il mito racconta che possa essere stata realizzata su un progetto di Leonardo Da Vinci, alimenta leggende ricche di implicazioni esoteriche. Il posto perfetto per ispirare l'immaginario di Lorenzo Bianchini, il cui cinema scaturisce da luoghi geografici del nostro territorio che il suo talento riesce a trasformare in teatri di terrore. La storia che si racconta in “Sidera” è quella di Valerio, un giovane con disturbi nervosi ricoverato in un ospedale dove sarà costretto ad affrontare altri pazienti e i fantasmi della sua mente.
Dopo aver realizzato diversi lungometraggi molto noti nell'ambiente, il regista di "Lidrîs cuadrade di trê" (Radice quadrata di tre), "Custodes Bestiae", girato tra Aquileia, Osoppo e Villa Manin, "Film sporco", "Occhi", e del più recente "Oltre il guado", che ha conquistato numerosi riconoscimenti in tutto il mondo, affronta per la prima volta un progetto di serialità, forma di racconto dalla quale si sente stimolato. «Sì, è la prima volta che mi imbatto in una serie, un fenomeno che sta esplodendo in questi ultimi anni - dice - e la formula mi piace, la trovo molto "aperta". I singoli episodi hanno un inizio e una fine, ma vengono lasciate anche molte porte aperte per sviluppi successivi. Questa è la regola. È un'avventura dal respiro vasto». Il produttore Omar Soffici promuove l’intera operazione che dovrà essere sviluppata nei prossimi mesi: «Ci sentiamo dei pionieri» dichiara orgoglioso di aver abbracciato con coraggio un’idea dalle potenzialità enormi e che ha l’ambizione di raggiungere obiettivi di vasta scala. «Questo è un prodotto che nasce dal basso, ma ha tutti gli ingredienti per ambire al successo. Ora però bisogna andare avanti».
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