Silvio Maranzana nei “Trieste files” svela i lati oscuri della città
Sabato la presentazione del libro che raccoglie articoli
del Piccolo e altre inchieste, in dialogo con il vice direttore di Nem Bollis e l’ex questore Groppuzzo

TRIESTE La storia di una vita professionale può raccontare anche una parte della storia di una città. Succede per pochi mestieri tra cui quello, straordinario, del giornalista. Ecco allora che le inchieste e i reportage da inviato di Silvio Maranzana fatti nell’arco di un quarto di secolo per il quotidiano Il Piccolo, affiancati ad alcune memorie di viaggi personali, tratteggiano la Trieste del Novecento e del Duemila e i suoi rapporti con l’Italia, l’Europa, il mondo.
Ne è nato il libro “Trieste Files. Le verità nascoste dalla Seconda guerra mondiale a oggi” (Luglio), che verrà presentato sabato 27 aprile, alle 17.30, alla Galleria Rossoni 9 nella sede dell’editore, dall’autore in dialogo con Alberto Bollis, vicedirettore di Nem e con Paolo Groppuzzo, ex questore e comandante dei Nocs, presenta Francesco Cardella.
Nel libro non solo non c’è il filtro di Internet e dei social media, ma nemmeno la comodità di una sedia e di una scrivania, per cui l’angolo di visuale ne risulta inedito per i tempi attuali. Tutto è raccontato “on the road” anche a migliaia di chilometri di distanza, da spettatore diretto oppure raccolto dalla viva voce dei protagonisti o dai testimoni contemporanei o sopravvissuti. L’arco temporale è quello che va dalla Seconda guerra mondiale fin quasi ai giorni nostri.
Sfilano nazisti e criminali di guerra, partigiani di Tito e spie, “gladiatori” e mafiosi, terroristi e contrabbandieri, nuovi strateghi del terrore e insospettabili signori del male, ma anche investigatori capaci, politici coraggiosi e imprenditori illuminati. Non è un libro di storia, ma nemmeno una riga è inventata e tanti fatti o particolari inediti, taciuti magari per opportunismo politico, vengono qui svelati. La realtà narrata è più gialla di un giallo tanto che uno dei più noti scrittori contemporanei, Veit Heinichen, nella prefazione rivela di aver tratto spunto anche da queste inchieste per alcuni dei suoi libri noir.
Le cronache di questi decenni scorrono dettagliate, ma rapide e incalzanti come in un avvincente romanzo. Tutte le strade portano in questo angolo di mondo. La notte di Trieste, città mutilata nel suo entroterra, stretta nella morsa della Storia, dei mondi contrapposti, degli odi mai sopiti, ma anche crossing point di tante trame terroristiche e criminali attuali, è stata dura e lunga.
L’ultimo capitolo però, nonostante le nuove guerre che stanno ancora investendo l’Europa e il Mediterraneo, apre uno squarcio di speranza: la riscoperta del mare che non ha confini è un viaggio catartico che la città sta finalmente compiendo alla riscoperta della propria ricchezza. Trieste ha un futuro, ma deve conquistarselo, giorno dopo giorno.
Triestino, laureato in Filosofia, giornalista professionista, Silvio Maranzana è stato per 35 anni cronista del quotidiano Il Piccolo. Da cinque anni è direttore della rivista Nord Adriatico magazine. In una quindicina di libri pubblicati ha indagato aspetti storici, politici, economici, sportivi e trame criminali di Trieste e delle terre vicine.
RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo