S’impicca in scena un attore della “Nico Pepe”

Raphael Schumacher, 27 anni, era impegnato in una rappresentazione a Pisa. Aveva recitato anche al Mittelfest e a Trieste
Di Tommaso Boeri

PISA. Un giovane attore, Raphael Schumacher, 27 anni, da poco diplomato all’Accademia Nico Pepe di Udine, sta rischiando la vita nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Cisanello, a Pisa. L’attore è rimasto strangolato mentre in scena stava simulando un’impiccagione. Un incidente, un’azione azzardata, un errore nel calcolare qualcosa. Oppure un proposito messo in atto, secondo le prime ipoesi della polizia. Con certezza si sa che l’altra sera, al Teatro Lux di Pisa, un articolato progetto teatrale stava occupando i diversi spazi dell’edificio, nato e gestito come “officina culturale” nella sede in un antico complesso ecclesiastico.

“Miraggi. Una notte al Lux”, questo il titolo dello spettacolo, era cominciato dopo le 22 e il cartellone della serata prevedeva alcune azioni teatrali da realizzare all’interno e all’esterno, fino all’alba. In una di queste era impegnato Raphael Schumacher, originario della provincia di Como, e per un lungo tempo trasferito a Udine, dove fino all’anno scorso, quando si è diplomato attore, ha frequentato l’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe.

L’azione teatrale, che vedeva impegnato il giovane interprete, prevedeva la simulazione di un’impiccagione. Su Facebook lo spettacolo veniva definito non come qualcosa da guardare, ma «da vivere, il Teatro Lux sarà un contenitore di storie, fantasmi, risate, paure, cibo e liquori». Schumacher presentava un “quadro” cosiddetto frontale, dove ogni singolo spettatore assisteva alla sua rappresentazione attraversando, come in un viaggio ideale, i sei allestimenti previsti nella serata. L'impiccagione che portava in scena era già stata vista da un altro spettatore che però non aveva ravvisato alcun problema, mentre qualche minuto dopo la ragazza che lo seguiva si è accorta del dramma in atto. La giovane, neolaureata in Medicina, ha capito subito che quello davanti a lei non era un attore impegnato in una rappresentazione teatrale, bensì qualcosa di molto più grave. Il volto era coperto da una maschera, ma il corpo tremante non lasciava spazio a dubbi: il giovane era vivo, ma in una situazione di soffocamento. Per quanto spinta al limite estremo del realismo, l’azione scenica si era trasformata in qualcosa di fatalmente reale: la fune tesa al ramo di un fico, la perdita dei sensi, lo stato di anossia, il rischio immediato per la vita.

La ragazza ha dato l'allarme, ha adagiato il corpo a terra e ha chiamato il 118 che ha immediatamente trasferito il ragazzo già privo di coscienza in ospedale. Raphael Shumacher è ora ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pisano. Secondo le notizie trapelate sarebbe in coma.

Fino a ieri, un nome come il suo non poteva passare inosservato, grazie a quella involontaria omonimia. Anche se, ancora lontano dalla trentina, Raphael Schumacher è uno degli attori che soprattutto nell’ultimo anno, dentro alla Nico Pepe, hanno costruito un affiatato gruppo di lavoro. Una collaborazione stretta nella realizzazione di quegli spettacoli che segnano l’uscita dal periodo di formazione e l’ingresso nel mondo della professione.

Sue sono una bella interpretazione del Marchese De Sade nel “Marat Sade” di Weiss, che il gruppo aveva presentato alla fine del percorso di studi. Sua la partecipazione a “Viaggio nel teatro vagante” di Giuliano Scabia, realizzato la scorsa estate al Mittelfest di Cividale. Suo anche un problematico personaggio in “Risveglio di Primavera” di Wedekind, in scena pochi mesi fa alla Sala Bartoli del Rossetti. Una significativa serie di impegni che, una volta lasciata Udine, lo aveva portato a collaborare anche con “The Thing”, il gruppo che opera a Pisa e ha ideato il progetto previsto al Lux. Una “maratona notturna” nel corso della quale la carriera del giovane attore ha avuto, per cause che sono ora al vaglio della polizia, un drammatico arresto.

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