Spike Lee trasforma in serie tv la sua “Lola darling”
Nola non è chi vuoi che sia. Nola è esplicita, complicata, progressista, impenitente, passionale, sexy. Esattamente trent'anni fa, Spike Lee, nato ad Atlanta nel marzo del 1957, faceva il suo...

Nola non è chi vuoi che sia. Nola è esplicita, complicata, progressista, impenitente, passionale, sexy. Esattamente trent'anni fa, Spike Lee, nato ad Atlanta nel marzo del 1957, faceva il suo ingresso trionfale nel mondo del cinema indipendente con la visione innovativa di un artista che cerca la sua strada a Brooklyn. Oggi, per i suoi 60 anni, adatta per Netflix il suo visionario film d'esordio (conosciuto in Italia come Lola Darling), che torna in una nuova versione. Nasce così la nuova serie tv originale “She’s Gotta Have It”, diretta da Spike Lee, 10 episodi che saranno disponibili dal 23 novembre in tutti i Paesi in cui Netflix è attivo. She’s Gotta Have It racconta la storia di Nola Darling, un'artista di Brooklyn vicina ai trent'anni che lotta per trovare se stessa e divide il suo tempo tra amici, lavoro e tre amanti: il modello acculturato, Greer Childs, il protettivo consulente finanziario, Jamie Overstreet e il ballerino eccentrico, Mars Blackmon. Spike Lee dirige l'intera serie, oltre ad esserne creatore e produttore esecutivo insieme a sua moglie, Tonya Lewis Lee. She’s Gotta Have It è la pietra miliare del cinema di Spike Lee, girato in 12 giorni durante la lunga estate del 1986. Girato tre anni prima di “Fa’ la cosa giusta”, a Cannes vinse il premio per il miglior giovane regista. In bianco e nero, interpretato, montato e prodotto in prima persona, è una travolgente commedia che varrà al regista la definizione di «Woody Allen nero» sul New York Times.
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