Stanchezza cronica? Il toccasana di stagione sono le caldarroste

Uno dei tanti doni preziosi dell’autunno sono le castagne. Si tratta dei frutti del castagno (Castanea sativa) da non confondere con l’ippocastano o castagno d’India (Aesculus hippocastanum) che...

Uno dei tanti doni preziosi dell’autunno sono le castagne. Si tratta dei frutti del castagno (Castanea sativa) da non confondere con l’ippocastano o castagno d’India (Aesculus hippocastanum) che produce grosse noci dal sapore amaro considerate velenose. Le castagne si sviluppano nei ricci a partire da metà settembre e in ottobre sono pronte per il raccolto. Appena raccolte sono ricche di amidi ma dopo pochi giorni parte dell’amido si trasforma in zucchero, conferendo loro il caratteristico sapore dolce. Si mangiano cotte, arrostite o bollite, da sole o come ingrediente per arricchire ripieni e zuppe (come nella zuppa di lenticchie e castagne su www.alimentazionesalutare.com). Una porzione di 30 g di castagne secche o tostate contiene solo 1 g di grassi e meno di 70 calorie, principalmente provenienti da carboidrati. Sono invece molto ricche di sostanze nutritive: sono una fonte eccellente di manganese, molibdeno, rame e magnesio. Contengono buona quantità di vitamina C, oltre che di vitamine B1, B2, B6, e di acido folico. Facilmente digeribili, sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica e nelle convalescenze.

Nella loro stagione, da ottobre a febbraio, le castagne vengono vendute fresche con la buccia. È importante che siano sode e con la buccia lucente color mogano. Il loro elevato contenuto d’acqua (circa il 55%) le rende suscettibili alle muffe e alla crescita dei batteri, per questo vanno tenute in contenitori chiusi al freddo. Se sono state raccolte da poco vanno lasciate a temperatura ambiente per alcuni giorni in modo da permettere che un po’ del loro amido si converta in zucchero. Dopodiché si conservano in frigorifero per 2-3 settimane. Prima di iniziare la cottura è importante inciderne la buccia in senso orizzontale con un coltello. Per preparare le caldarroste si può usare la classica padella con i buchi nella quale le castagne vanno cucinate con il coperchio muovendole spesso; in alternativa si può utilizzare una padella normale in cui le castagne risulteranno più morbide se cucinate coperte da un canovaccio umido, per circa 15-20 minuti.

In forno si dispongono le castagne, incise, in un unico strato su una teglia, coperte con carta argentata, e si cucinano a 250°C per 20-25 minuti, muovendo la teglia diverse volte durante la cottura.

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