Strada del Franciacorta tesori d’arte e di storia tra una cantina e l’altra

Abbazie, fucine, monasteri, pievi e castelli, un’isola lacustre Ottanta chilometri da visitare tra Brescia e il lago d’Iseo
Tra antiche abbazie e prestigiose cantine, giugno è un ottimo periodo per apprezzare architetture e vini della Franciacorta. Questo territorio comprende 19 comuni e si estende dalle porte di Brescia al lago d’Iseo, dove la nobiltà bresciana aveva le sue dimore estive e le sue terre, da secoli votate alla viticoltura. Qui si producono oggi alcune fra le più apprezzate etichette di bollicine italiane rifermentate in bottiglia con il metodo classico.


Vagabondare liberi fra verdi colline tappezzate di vigneti è un ottimo modo per incappare in splendide tenute, torri medievali e ville patrizie. Specie lungo gli 80 km della Strada del Franciacorta, fra le prime strade del vino sorte in Italia, punteggiata di cantine, alberghi, ristoranti e trattorie dove gustare la saporita cucina locale.


Fra una degustazione e l'altra, si possono scoprire anche tesori d’arte e storia. A Rodengo Saiano, ad esempio, si trova l’abbazia olivetana di San Nicola, uno dei più imponenti complessi monastici d’Italia, decorata con opere dei maggiori artisti della Scuola Bresciana del Cinquecento e del Seicento (Foppa, Romanino, Moretto, Gambara). A Ome, l’antico Maglio Averoldi, del XV secolo, è una fucina ancor oggi in funzione: un vero e proprio museo vivente, dove si possono conoscere da vicino la storia e i metodi di lavorazione del ferro, antichissimo mestiere di queste terre. A Provaglio d’Iseo, c'è invece il monastero cluniacense di San Pietro in Lamosa, gioiello del romanico. Dal sagrato si ha un eccezionale colpo d’occhio sulle sottostanti Torbiere del Sebino, un’oasi naturalistica unica nel suo genere in Europa, dove hanno trovato il loro habitat ideale migliaia di uccelli, che in tarda primavera si coprone di una straordinaria distesa i ninfee. Per vistarla, basta seguire i sentieri ben segnalati che si snodano fra acque e vegetazione palustre. Chi ha tempo, si conceda una deviazione fino a Monte Isola, la più grande isola lacustre d’Europa, resa famosa dall'installazione di Christo. Si erge verdissima di boschi nel cuore del lago d’Iseo ed è comodamente raggiungibile con battelli di linea che fanno la spola da Iseo o da Sulzano.


Molto grazioso è il borgo vecchio di Erbusco, dove si trovano i ruderi del castello e la romanica Pieve di Santa Maria Assunta, decorata con pregevoli affreschi del’400. Poco distante, c'è la cinquecentesca Villa Lechi, la più scenografica della Franciacorta.


A Rovato, infine, vanno visitati il bel centro storico e il quattrocentesco Convento dell’Annunciata sul Monte Orfano, oasi di pace (che conserva anche opere di pregio come l’Annunciazione del pittore cinquecentesco bresciano Girolamo Romanino) da cui si gode uno splendido panorama sulle colline e sulla pianura circostanti.


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