Tony Hadley alla Diga di Grado parla alla luna: «Cosa c’è lassù?»

Martedì l’ex cantante degli Spandau Ballet in concerto con “Talking to the moon” In scaletta anche le hit del gruppo. «La politica? Noi inglesi siamo nel caos»



Parlerà con la luna, Tony Hadley, martedì in concerto. Ospite del festival OndeSea, il cantante inglese si esibirà alla Diga Nazario Sauro dalle 21.30. «Sarà un concerto in cui proporrò tante canzoni - anticipa l’artista - comprese le grandi hit degli Spandau Ballet come “Throughout the barricades” o “Gold”. So che molti se lo chiedono e voglio rassicurarli che ho un accordo con gli altri Spandau Ballet per poterlo fare».

La band aveva annunciato l’uscita di Hadley più di un anno fa, anche se recentemente si parla di un nuovo avvicinamento. Al momento Hadley va fiero del suo progetto solista, il nuovo album, ”Talking to the moon”, che racconta in modo elegante e con molti linguaggi musicali, chi è l’artista oggi. «Ci ho messo un po’ di tutta la musica che piace a me - spiega-. Guardo spesso la luna, sono affascinato dai pianeti e dalle stelle, oltre che da tutte quelle domande che portano con loro come: cosa c’è lassù? Si può viaggiare nello spazio? Dove siamo?».

Da anni Hadley frequenta l’Italia. «Negli anni ‘80, con gli Spandau Ballet, sono rimasto sorpreso del grande affetto con il quale questo paese ci ha accolto. Oggi è la mia seconda casa. Sono stato a Sanremo con Arisa quest’anno, in passato ho lavorato con Caparezza, Paolo Meneguzzi o Fausto Leali. Adoro il cibo e il vino italiani, così come la moda. I miei abiti sono quasi tutti italiani. Ma mi sorprende l’amore che il pubblico mi dimostra. Me lo dimostrava quando ero con gli altri Spandau e continua a farlo ogg».

Da quando il gruppo scalava le classifiche di tutto il mondo, a oggi, sono cambiate tante cose, prima tra tutte la musica stessa. «Negli anni ottanta incidevamo le registrazioni su dei supporti a nastro e le nostre canzoni arrivavano al pubblico sotto forma di vinili. Oggi, nonostante i vinili stiano tornando di moda, il processo è totalmente diverso. Ma è cambiato soprattutto il modo di ascoltare la musica. Un tempo i ragazzi compravano i dischi oggi la maggior parte usa lo streaming».

Gli anni ottanta sono stati una vera e proprio età dell’oro per la musica pop e rock. Dalla fine dell’anno scorso sono usciti al cinema “Bohemian Rhapsody “ e “Rocketman”, due pellicole che raccontano altri protagonisti di quegli anni, come Freddie Mercury e Elton John. «Confesso di non avere ancora visto il film, ma per il mio compleanno, lo scorso 2 giugno, mia moglie con le mie figlie mi ha regalato il dvd di Bohemian Rhapsody. Freddie era un amico per me, una persona con una grande sensibilità, non so cosa aspettarmi dal film ma so che c’è il Live aid a cui anche io ho partecipato. Anche Elton lo conosco bene, e credo che se non altro questi film facciano bene ai giovani perché possano capire cosa facevamo allora».

Hadley è sempre stato attento a cosa accade nel mondo politico. «Pensavo che gli italiani facessero politica in modo folle, ma ammetto che ora noi inglesi siamo nel caos e che dobbiamo prendere una decisione. Brexit o no, dobbiamo fare una scelta». Intanto martedì sera la scelta possiamo farla noi, raggiungendo Grado, per un appuntamento con una delle voci più interessanti del mondo.

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