Torna la magia di “Remi” con un grande Auteuil
ROMA. Una favola commovente sulla realizzazione di se stessi perfetta per i bambini più grandicelli e un tuffo nel passato per tutte le mamme e i papà che con il cartoon di «Dolce Remi» sono cresciuti. Con il surplus di rivedere al cinema un grande Daniel Auteuil. Arriva il 7 febbraio in sala Remi, tratto da un classico della letteratura per ragazzi («Senza famiglia» di Hector Malot). Il film, un'esclusiva per l'Italia di Leon Film Group con Rai Cinema, è diretto da Antoine Blossier che ha riletto la storia con una lente spielberghiana dando una dimensione magica alle realtà più dure e si è preso varie licenze come quella di dotare il piccolo protagonista di una voce straordinaria. «Ho mantenuto - ha detto - l'identità francese del libro di Malot, ma lavorandola poi su un immaginario simile a quello di film con cui sono cresciuto, quelli che io e la mia famiglia abbiamo sempre visto: qualsiasi cosa prodotta da Amblin (la casa di produzione di Spielberg), film come E.T., I Goonies ma anche i classici della Disney come Pinocchio, Bambi, Dumbo. Non mi attirava il realismo...». Ed ecco allora il piccolo Remi, interpretato dal giovane e promettente Maleaume Paquin che anche nella realtà canta benissimo e che vaga per le meravigliose scenografie francesi - scelte tra l'Occitania, Aubrac e il dipartimento di Tarn e girate in Cinemascope - assieme al saltimbanco girovago Vitalis (Auteil) che poi si scopre essere un superbo violinista italiano. «Un uomo consumato dal senso di colpa» dice Auteil. Che ha anche confessato: «Ho letto la sceneggiatura di Blossier e l'ho chiamato immediatamente. Mi piaceva l'idea di tornare su un testo classico, una grande storia popolare e universale, rivolta alle famiglie, qualcosa di raro ai nostri giorni. Era un progetto ambizioso, la promessa di un'avventura». —
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