Trieste, nelle stanze della musica irrompe la fisarmonica

«Mantice nostalgico, amaramente umano, che tanto ha dell'animale triste». Lo scrittore premio Nobel colombiano Gabriel Garcia Marquez condensa mirabilmente in queste scarne parole l'essenza e il pathos stessi della fisarmonica. Tecnicamente uno strumento musicale aerofono con mantice ad ancia, l'accordion, come è chiamato in molti paesi, debutta nel 1829 a Vienna, quando il costruttore di organi e pianoforti Cyrill Demian ne deposita ufficialmente il brevetto. Ma un antenato molto simile che ne sfrutta gli stessi principi di funzionamento meccanici porta addirittura la firma del grande genio del Rinascimento Leonardo Da Vinci, che ne aveva disegnato il progetto in un codice, anticipandone dunque la nascita di 300 anni. A raccontare la storia e il funzionamento dell'affascinante strumento a tasti, bottoni e mantice, l'ottavo appuntamento di "Le Stanze della musica" - gli incontri dedicati alla conoscenza e all'avvicinamento degli strumenti musicali promossi dal civico museo teatrale "Carlo Schmidl" in collaborazione con il Conservatorio Tartini nella collaudata formula della conoscenza storica seguita dall'ascolto dal vivo - dedicato oggi alla fisarmonica.
A rivestire i panni di ciceroni per la visita guidata alla collezione di strumenti antichi di Palazzo Gopcevic, gli allievi del Tartini assieme ai loro insegnanti, seguito dal momento di ascolto dei brani eseguiti sempre dagli studenti del conservatorio. Focus dunque sulla storia e il funzionamento tecnico della fisarmonica (alle 11 e alle 17.30) raccontati dal maestro Corrado Rojac, mentre a "musicarla" saranno gli allievi del fisarmonicista triestino, che ne proporranno pagine di Johann Pachelbel, Johann Sebastian Bach, Domenico Scarlatti, Krzysztof Olczak, Anatolij Belosickij, Wolfgang Jacobi, Vladimir Zubickij e Luciano Fancelli.
L'incontro delle 11 è riservato alle scuole (prenotazione obbligatoria allo 040.6754072) mentre il pomeriggio è aperto a chi desideri approfondire la conoscenza del patrimonio strumentistico museale. Il calendario dei rendez-vous lungo il pentagramma confezionato in partnership dallo Schmidl e dal Tartini proseguirà, giovedì 23 marzo, con l'incontro dedicato al pianoforte assieme alla docente Letizia Michielon, alla musica da camera (6 aprile) con Fedra Florit, al quartetto d'archi di Fabio Pirona (20 aprile), e nuovamente, giovedì 11 maggio, alla musica da camera con Alessandra Carani. Info: www.museoschmidl.it. Il biglietto d'ingresso per le matinée riservate alle scuole è di 1 euro, mentre quello pomeridiano per il pubblico è compreso nel normale biglietto d'ingresso al museo.
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