Ultimo ciak per “Riders” a Trieste la dura vita dei fattorini è un film

La vita dura e precaria dei fattorini in bicicletta, quelli che sfrecciano per la città anche sotto pioggia e vento, con tabelle di marcia al cardiopalma: racconta il loro mondo “Riders”, il nuovo film per la tv che Riccardo Donna ha appena terminato di girare a Trieste e che vedremo il prossimo anno in prima serata sulla Rai. Nel cast Alessandro Tiberi, Aurora Ruffino, Liz Solari e Andrea Bosca, che in città aveva già girato anche “La porta rossa”.
“Riders” è il terzo progetto realizzato in regione da Pepito Produzioni dopo la serie in onda in questi giorni su Raidue, “Volevo fare la rockstar”, e il film tv “Al posto delle stelle”, diretti da Matteo Oleotto. Quest’ultimo, insieme a “Riders”, fa parte del ciclo “Purché finisca bene”, una serie di film che, «sulla scorta della migliore commedia italiana, racconta col sorriso i temi di emergenza sociale», spiega Maria Grazia Saccà di Pepito Produzioni. «Abbiamo iniziato nel 2014 con “Purché finisca bene”, con Neri Marcoré nei panni di un disoccupato, e abbiamo esplorato tutte le declinazioni delle difficoltà dell’Italia di oggi, sempre tirando fuori aspetti comici e brillanti. Con gli occhi puntati soprattutto sul Nord Italia, che fino a qualche anno fa non veniva raccontato quasi mai nella fiction italiana».
La storia di “Riders”, commedia sentimentale sulle nuove frontiere del precariato, è curiosa: il protagonista Alessandro Tiberi interpreta il doppio ruolo di due gemelli identici ma dai caratteri opposti, Damiano e Chicco, che non si parlano da 15 anni. Il primo dirige la cartiera di famiglia, il secondo ha scelto la libertà di fare il “rider”, il ciclo-fattorino. Il padre decide di farli riappacificare imponendo un ultimatum: avranno l’eredità di famiglia solo se vivranno per un mese uno nei panni dell’altro. E così i due si scambiano le vite (e gli amori: Damiano conosce la rider Agata, interpretata da Aurora Ruffino, e Chicco la compagna del fratello, la ricca e infelice Ofelia, interpretata da Liz Solari), imparando a comprendersi meglio.
Le riprese, iniziate il 14 ottobre, hanno toccato anche la cartiera Burgo di Duino, la fondazione CRTrieste, la sede della Capitaneria di Porto, l’ospedale, Melara, il parcheggio di fronte al Bagno Lanterna. Il film è anche una scommessa tecnica. Per far incontrare “fisicamente” i due personaggi interpretati da Alessandro Tiberi sono state usati vari trucchi: «Avevamo una controfigura molto credibile che ci ha permesso di realizzare le scene come se non ci fosse un attore mancante, ma poi le stesse scene andavano rigirate con Alessandro nei panni dell’altro gemello: un lavoro doppio per tutti», racconta il regista.
Andrea Bosca interpreta invece il “cattivo” Radaelli, un responsabile del reparto sviluppo della cartiera che riserva parecchie sorprese: «Un personaggio che ci è vicino», dice Bosca. «Tutti noi subiamo delle delusioni e possiamo reagire in maniera creativa o distruttiva. Occuparsi di personaggi come Radaelli significa liberare nel pubblico la possibilità di dire: anch’io, a volte, mi comporto così». Dopo aver frequentato Trieste con le tournée teatrali, con il film “Amore bugie & calcetto” del 2008 e “La porta rossa”, Bosca ha un rapporto speciale con la città: «Un pezzo della mia anima risiede qui, ogni volta che ci torno sono più creativo». –
Riproduzione riservata © Il Piccolo