Verso Sesto al Reghena dove il Natale si anima con il Presepe Vivente

Splendido esempio di borgo medievale, Sesto al Reghena con la sue elegante spiritualità si presta benissimo in questi giorni di festa a una "gita fuori porta", soprattutto considerando l'esclusivo evento culturale a carattere religioso che vi si svolge la Vigilia di Natale, uno dei più importanti del Friuli Venezia Giulia.
"Sentinella, quanto resta della notte?", è il titolo della sacra rappresentazione del Presepe Vivente, che si svolge nell'ambito del complesso abbaziale di Santa Maria in Silvis, giunta alla sua 21ª edizione (si tiene ogni due anni). Si tratta di un vero e proprio allestimento teatrale con oltre 250 figuranti in costume che si esibiscono nell'area all'aperto del parco dell'abbazia. A corredo della rappresentazione ci sono oltre 30 scene ricostruite all'interno e all'esterno della struttura abbaziale con gli antichi mestieri e la socialità della Palestina ai tempi di Gesù.
Sesto è una cittadina di origini romane. Nacque come posto militare e stazione di rifornimento per i viaggiatori diretti verso nord. Il suo nome deriva, oltre che dal fiume Reghena, anche dalla sua dislocazione all'altezza della sesta pietra miliare lungo la via di passaggio. Verso il VII secolo vi sorse l'abbazia benedettina di Santa Maria in Sylvis resa prestigiosa fin dall'inizio dalle donazioni di Carlo Magno, raffigurato nel ciclo di affreschi cavallereschi della loggetta situata alla sinistra dell'ingresso. Oggi ospita una vasta esposizione di reperti lapidei e sculture, dall'epoca romana fino al Medioevo. Nella cripta si conservano l'urna di Santa Anastasia, splendido monumento di età longobarda, la quattrocentesca Pietà in pietra arenaria e l'Annunciazione risalente agli inizi del XIV secolo.
A un quarto d'ora d'auto da Sesto al Reghena, San Vito al Tagliamento è una cittadina dinamica e vivace, terra antichissima e ricca pertanto di numerose testimonianze archeologiche e storiche. All'ufficio Iat è possibile prenotare una visita guidata; affidandosi alle esperte nozioni di una guida si potrà fare una passeggiata nel centro storico alla scoperta della loggia pubblica, dare uno sguardo alla piazza e ammirare la sala superiore all'antico teatro Sociale Gian Giacomo Arrigoni, piccolo teatro storico all'italiana in stile veneziano. L'affascinante borgo castello è il nucleo originario del centro storico: vi si può visitare il palazzo patriarcale, contenitore di preziose sezioni di affreschi di diverse epoche. Da non perdere, l'antico cortile interno del trecentesco hospitale e i suoi interni. Merita una visita anche il museo provinciale della vita contadina Diogene Penzi che comprende anche due sedi staccate a Maniago e a Cavasso Nuovo.
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