Viaggio nel cervello lungo una settimana

TRIESTE. Pesa circa 1500 grammi ed è appena più grande di un pugno, ma è l’organo più importante del nostro corpo. È il cervello, infatti, che definisce quello che siamo. Costituito da un’intricata rete composta di cento miliardi di cellule nervose, orchestra ogni più piccolo aspetto del nostro pensiero, delle nostre percezioni, del nostro comportamento. Anche a Trieste, i progressi della ricerca che permettono di capire meglio come funziona e i meccanismi delle malattie che possono colpirlo saranno al centro degli incontri organizzati in occasione della Settimana del Cervello, da domani fino a domenica. Con incursioni nel cinema, nella letteratura e nella musica. Ideata dalla Dana Alliance for Brain Initiatives e coordinata dalla International Brain Research Organization, è un appuntamento mondiale e a livello locale gli eventi sono organizzati dal Centro Brain dell’Università, Sissa, Immaginario Scientifico e Rotary Club Trieste.
Alla neurofantascienza è dedicato l’incontro di apertura, domani alle 17.30 nell’auditorium del Revoltella. Dalle innumerevoli versioni letterarie e cinematografiche della creatura del dottor Frankenstein, a Hal 9000, il supercomputer di bordo della nave spaziale Discovery nel film «2001: Odissea nello spazio», dai robot di Asimov agli androidi di «Blade Runner» e alle macchine pensanti o addirittura dotate di coscienza immaginate da William Gibson, Bruce Sterling e Philip Dick: il neurofisiologo Giampiero Leanza e la giornalista scientifica Daniela Ovadia discuteranno con Fabio Pagan di come letteratura e cinema hanno raccontato il cervello, le neuroscienze, l’intelligenza artificiale. Mentre l’attrice Diana Höbel darà voce a una riduzione del racconto «William e Mary» di Roald Dahl: in cui il cervello del protagonista, dopo la morte, viene espiantato e mantenuto attivo e pensante grazie a un cuore artificiale.
Il sonno, invece, sarà il tema della tavola rotonda di mercoledì alle 18 a Palazzo Gopcevich. Dormire bene, si sa, è fondamentale per vivere bene e mantenersi in forma. La quantità e la qualità del sonno, infatti, influenzano, per esempio, la memoria, l’apprendimento, la nostra salute. Perché dormiamo e gli effetti del sonno su mente e corpo saranno illustrati dallo psicologo Nicola Cellini e da Carolina Lombardi, coordinatrice del Laboratorio di Medicina del Sonno dell’Istituto Auxiologico Italiano.
Anche il consueto appuntamento con il Caffè delle scienze al Caffè Tommaseo (giovedì alle 17.30) si tinge di neuroscienze: si parlerà di depressione, con Matteo Balestrieri, direttore della clinica psichiatrica dell’Università di Udine, e di iperattività e deficit di attenzione con Eugenia Di Barbora e Maddalena Vulcani, dell’Aidai. Venerdì, invece, nella Sala della Piccola Fenice, alle 17, il neurofisiologo Paolo Battaglini, il neurologo Paolo Manganotti e l’etologo Paolo Zucca metteranno a confronto cervello umano e cervello animale nel corso della tavola rotonda "Cervelli+cervelli: noi e gli animali". Saranno invece impegnati in una vera e propria sfida gli studenti delle superiori del Friuli Venezia Giulia arrivati alla fase regionale delle Olimpiadi delle Neuroscienze: i migliori tre approderanno alla competizione nazionale, a fine aprile a Brescia.
I curiosi di tutte le età potranno visitare sabato (10-13, su prenotazione: ilas@sissa.it - 040-3787549/401) il laboratorio di Neuroscienze e società della Sissa, diretto da Raffaella Rumiati, per scoprire come i ricercatori studiano i nostri comportamenti sociali, dall’interpretazione delle espressioni facciali alla gestione delle situazioni di ansia. Mentre nel pomeriggio (alle 17.30), alla libreria Lovat si parlerà del “cervello delle cose” e di come gli oggetti possono dialogare, tra loro e con noi, grazie a Internet. Ad accompagnare il pubblico alla scoperta dell’Internet of Things, la nuova frontiera dell’hi-tech che ha il potenziale di cambiare il mondo, saranno Mariarosaria Taddeo, filosofa dell’Università di Oxford, e Marco Zennaro, ricercatore del Centro Internazionale di Fisica Teorica.
La settimana del cervello si chiude in musica, con il concerto dell’Orchestra Giovanile San Giusto, domenica alle 20.30 al cinema teatro della parrocchia “Madonna del Mare”. Il maestro Jacopo Brusa, il sacerdote Lorenzo Magarelli, musicista e teologo, e Alessandro D’Ausilio, ricercatore all’Italian Institute of Technology di Ferrara, saranno “diretti” da Paolo Battaglini per capire, tra note e parole, cosa significa ascoltare la musica e perché attraverso di essa possiamo conoscere meglio il nostro cervello. «Del resto la musica, come composizione organica, è una caratteristica tipica del cervello umano» conclude Battaglini, soddisfatto per «la grande varietà di eventi in programma, che potranno intercettare interessi diversi e soddisfare la curiosità del pubblico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Piccolo