Borut Pahor a Trieste con Mattarella: “Quelle nostre mani unite e la stessa emozione”

Borut Pahor
Borut Pahor, già presidente della Slovenia
Borut Pahor, già presidente della Slovenia

Sono cresciuto in un ambiente multiculturale. La casa di mia madre è a un km dal confine italiano. All’epoca, l’accordo Udine ci permetteva di attraversare questa frontiera abbastanza liberamente. Tramite un’esperienza di vita intima, ho così vissuto il grande ideale europeo. Questo ideale mi ha sempre accompagnato e l’ho sempre collegato a quello della democrazia. Così come mi ha attratto la questione della divisione interna nazionale slovena durante e dopo la seconda guerra mondiale.

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Nel luglio del 2020 la visita di Mattarella e Pahor con l’immagine simbolica mano nella mano

Molte questioni sono rimaste per troppo tempo senza risposta alimentando così pregiudizi e ostilità. La politica democratica slovena si è quindi posta il compito di fare chiarezza sul passato, per correggere le ingiustizie e così rafforzare il significato simbolico della riconciliazione. Su di me hanno avuto un enorme effetto le parole del presidente Sergio Mattarella, pronunciate nel 2020, quando a Trieste abbiamo parlato della restituzione del Narodni dom agli sloveni. «Caro amico, la giusta restituzione del Narodni dom non è importante solo per gli sloveni; lo è altrettanto per gli italiani. La correzione dei torti e la riconciliazione devono suscitare reciproca soddisfazione».

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella riceve al Quirinale i rappresentanti delle Accademie nazionali delle scienze dei Paesi del G7, in occasione del S7 + SSH7 Academic Summit, dal titolo "Science for the Future. Challenges, Responsibilities and Opportunities". In rappresentanza dell'Accademia nazionale dei Lincei, organizzatrice della conferenza, erano presenti il Presidente Roberto Antonelli e il Vice Presidente Giorgio Parisi, Roma 11 aprile 2024 ANSA/ Foto di Paolo Giandotti - Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING NPK

Insieme abbiamo quindi deciso di recarci ai due monumenti di Basovizza nel giorno del centenario dell’incendio fascista del Narodni dom. È stato un gesto impegnativo e complesso per entrambi. Poco prima che ci avvicinassimo ai due monumenti, il presidente Mattarella mi ha chiesto se ricordavo come il cancelliere Kohl e il presidente Mitterrand stavano mano nella mano a Verdun, luogo di riconciliazione tra Germania e Francia. Quando le cose sono difficili, diventano più facili se tieni la mano di qualcuno che prova le tue stesse emozioni. Nella nostra stretta di mano sono state riassunte le mie aspirazioni umane e politiche: convivenza, riconciliazione e un futuro comune europeo.

(estratto da un discorso pronunciato a Trento il 2 dicembre 2022)

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