Frana a Brazzano, Riccardi: “Zona ancora a rischio”. Slitta il rientro a casa per una trentina di sfollati
I residenti per almeno tre mesi troveranno ospitalità in albergo e avranno diritto a ristori

“La colata franosa a Brazzano non ha concluso il suo percorso. Crediamo che ci possano essere dei rischi davanti a nuove precipitazioni che potrebbero verificarsi nuovamente, anche se non con le caratteristiche e l'intensità che abbiamo conosciute ma più limitate. Il versante, secondo i nostri rilievi, non garantisce ancora la sicurezza”.
Lo ha evidenziato l'assessore alla Protezione civile, Riccardo Riccardi, sabato mattina a Cormons nell'incontro che si è tenuto al Centro Operativo Comunale di emergenza al quale hanno partecipato anche il sindaco di Cormons Roberto Felcaro e il direttore Amedeo Aristei.
La conseguenza è che, oltre per i residenti della zona rossa, sarà interdetto per questioni di sicurezza il rientro a casa anche ad un'altra ventina di persone che vivono in un' area molto prossima al versante.
Questo almeno per tre mesi fino a quando non saranno realizzate le prime opere di contenimento. Le persone che non potranno rientrare a casa troveranno ospitalità in alberghi della zona e avranno a disposizione ristori.
Secondo gli approfondimenti tecnici, il rischio potenziale riguarda complessivamente circa 13mila metri cubi di materiale che potrebbe mobilizzarsi e investire la zona sottostante.
Come ha spiegato l'esponente della Giunta regionale, si delineano pertanto tre ambiti di rischio: una prima area interdetta per un periodo prolungato, una seconda non fruibile per un arco temporale più contenuto e una terza che potrà gradualmente tornare alla normalità, i cui residenti - circa 50 persone - vengono autorizzati a rientrare nelle proprie abitazioni.
Tale scelta è determinata dalla presenza di variabili che al momento non possono essere definite con precisione e che mantengono la situazione in costante evoluzione.
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