Primarie Pd, la candidata Schlein a Trieste: “Vogliamo stare vicini ai giovani precari. Stop alle riammissioni dei migranti”

Le dichiarazioni della candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein all’incontro pubblico di sabato al teatro Miela di Trieste

Foto Silvano
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TRIESTE «Sono molto fiduciosa» sul congresso «saremo la vera sorpresa di queste primarie, perché la partecipazione che stiamo riscontrando è fuori dall’ordinario, è una partecipazione che ha una qualità particolare: non si cerca un nuovo uomo solo al comando o una donna sola al comando. Si capisce che il nostro è un appello a una mobilitazione collettiva, in cui ciascuno porta un pezzo di sè» e quindi «costruire nel paese l’alternativa alle destre che oggi governano».

Lo ha affermato la candidata alla segreteria del Pd Elly Schlein all’incontro pubblico di sabato al teatro Miela di Trieste. Schlein ha poi sostenuto: «Saremo al fianco dei giovani nella battaglia contro la precarietà: dobbiamo limitare i contratti a termine, fissare un salario minimo e riscattare le possibilità, anche abolendo gli stage gratuiti con cui non si paga l’affitto».

In generale - ha aggiunto Schlein - «vogliamo moltiplicare le opportunità di lavoro, buona impresa, start up innovative sulla conversione ecologica e la transizione digitale. Ci vorrà un po’ di tempo a costruire una relazione di fiducia con i giovani che non hanno ancora visto in questo partito l’interlocutore per portare avanti una battaglia davvero contro l’emergenza climatica e per la conversione ecologica. Ci vorrà un po’ di lavoro di ricostruzione, ma in tanta parte d’Italia si stanno riscrivendo al partito: è una grande gioia e stiamo vedendo degli ottimi risultati nei circoli. È un primo passo significativo - ha detto - e questa partecipazione ed entusiasmo ci confortano».

Migranti in Slovenia, “mettere fine a pratica illegale delle riammissioni informali”

«Vorrei vedere mettere fine definitivamente a quella pratica illegale delle riammissioni informali» dei migranti in Slovenia «che ho sentito con preoccupazione che il ministro Piantedosi vorrebbe fare ripartire con il supporto, suppongo, di questo governo regionale».

 «C'è già stata una pronuncia del tribunale di Roma - ancora Schlein - che ha chiarito che quelle sono pratiche contrarie al diritto internazionale e anche al nostro diritto interno. Non c'è alcun motivo per ricominciare con queste pratiche illegali a creare sofferenza alle persone. La vera sfida è far condividere le responsabilità sull'accoglienza a livello europeo, superando il regolamento di Dublino, una battaglia che ho fatto da ex europarlamentare e in cui non ho mai visto al nostro fianco le destre che oggi governano questa regione e il paese».

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