Triestina Calcio, giallo Correia: Monza pronto all’acquisto?

I brianzoli sarebbero disposti a offrire 1.5 milioni per il centrocampista, che tra 10 giorni potrebbe liberarsi a zero. L’ipotesi, è che ci sia Menta dietro l’operazione

Antonello Rodio
Omar Correia, centrocampista della Triestina (Foto Lasorte)
Omar Correia, centrocampista della Triestina (Foto Lasorte)

Le storie attorno alla malconcia Triestina assomigliano sempre di più alle trame di un giallo, anzi a quelle di una spy-story. Ed è davvero difficile capire, tra conferme e smentite nell’arco di poche ore, cosa ci sia di vero e cosa no nelle mezze parole dei protagonisti della vicenda. L’ultima voce è quella di una presunta mossa della disperazione da parte di Ben Rosenzweig per racimolare i soldi per la scadenza del 1° agosto: ricordiamo che se la società risultasse di nuovo inadempiente, verrebbe estromessa dal campionato.

Il ruolo di Alex Menta

Tutto ruota al ruolo di Alex Menta: per chi lavora quello che attualmente è ancora il direttore generale alabardato? Per la Triestina? Per il Monza? O forse per entrambe? O magari per nessuna delle due? Dubbi tutti legittimi considerata la fuggevolezza del personaggio. Sta di fatto che all’improvviso, superando la concorrenza di Juve Stabia e Cremonese, il Monza è dato in pole position nella corsa a Omar Correia e sarebbe pronto a sborsare 1,5 milioni per il centrocampista. E la domanda resta sempre la stessa: perché il Monza o altri club dovrebbero spendere una cifra simile per Correia, se fra una settimana o poco più il giocatore potrebbe essere libero e quindi potrebbe essere preso a zero? Un’eventualità che si verificherà per quei giocatori che hanno avviato la messa in mora, se non dovessero ricevere lo stipendio attorno al 22-23 luglio.

Soldi cruciali

Regista della presunta operazione sarebbe proprio Menta, anzi questa potrebbe essere anche la chiave della trasferta lampo di Rosenzweig a Milano della scorsa settimana. L’ipotesi che si fa, è che si cercherebbe di vendere Correia finché è sotto contratto, così che quei soldi possano entrare nelle casse della Triestina. Una cifra che, sommata alla percentuale della rivendita di Adorante dalla Juve Stabia al Venezia (qualcuno parla di 700mila euro, ma la società alabardata la valuta attorno ai 250mila euro), sarebbe sufficiente per soddisfare la scadenza di agosto (poco più di un milione) ma forse anche quella degli arretrati di luglio. Il tutto per pagare lo stretto necessario a tenere in vita l’Unione e guadagnare tempo per cercare nuove risorse. Ma sarebbe una squadra con solo qualche giocatore sotto contratto, con il mercato bloccato, senza diesse e senza allenatore. Senza scordare che partirebbe da meno 13. Una soluzione che assomiglia molto al prolungamento di un’agonia.

Le due verità di Monza

Ad arricchire di indizi contrastanti il giallo, il fatto che in realtà a Monza continuano a rimpallarsi due verità. Menta da tempo va sostenendo che lui lavorerà per il club brianzolo avendo portato diversi investitori e del resto l’annuncio di uno dei suoi uomini di fiducia, Roberto Polacco, di essere il nuovo capo scouting dei biancorossi, fa propendere per questa ipotesi. La nuova proprietà americana invece, il fondo Beckett Layne Ventures, continua a far trapelare che in realtà Menta non c’entra nulla con loro. L’unica cosa certa è che il tempo passa, la famosa iniezione di denaro promessa da Rosenzweig non si vede, trattative avanzate per la vendita del club al momento non ce ne sono e tutto sembra sempre più scivolare verso il tracollo. Con il passaggio in tribunale che sembra l’unica alternativa al tentativo di sopravvivenza (ma per quanto? ) del presidente alabardato.

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